Gli ultimi dubbi sono svaniti, Rangnick sarà l’allenatore del Milan. Il tedesco dovrebbe firmare il contratto la prossima settimana per una cifra che si aggira attorno ai sei milioni di euro netti l’anno per tre anni. Il vertice di comando è quello disegnato da Gazidis e prevede in sostanza Rangnick allenatore e direttore tecnico, con al fianco il manager multiforme Almstadt arrivato dall’Inghilterra e il capo dell’area scouting il giovane Moncada sul quale c’è grande fiducia. Doppio ruolo, quindi per il manager tedesco. Decaduta l’idea Nagelsmann, per colpa di cifre e di idee diverse, a guidare la panchina rossonera ci sarà quindi Rangnick che porterà idee e freschezza. L’obiettivo sarà imitare il modello Red Bull che, oltre a essere una fucina di talenti, porta ottimi risultati a livello di risultati, come si può vedere a Lipsia o a Salisburgo.
Il budget
Il piano Rangnick è un progetto che farà vedere i suoi risultati solo in un futuro, magari tra un paio di stagioni. Difficile credere che il tedesco possa portare concretamente risultati al primo anno in rossonero. I tifosi rossoneri, dunque, dovranno avere ancora un po’ di pazienza, ma intanto potrebbero godersi un mercato da paura. Secondo quanto riferito da Sport Mediaset, infatti, dopo aver capito che il campionato ripartirà e, pertanto, potendo contare su tutto l’introito previsto dai diritti televisivi, il Milan ha deciso di concedere a Ralf Rangnick i 100 milioni di euro per il mercato estivo promessi tempo fa al manager tedesco. Da capire, ancora, se parte del budget arriverà dalle cessioni, come Donnarumma, Romagnoli o se sarà budget reale messo a disposizione dalla società dal primo giorno di mercato. I nomi sono tanti, da Jovic a Boga, in linea con il progetto e con le idee. Ora restano da piazzare i tanti esuberi, ma la sensazione di nuovo è già nell’aria a Milano.
L’incontro
Il Corriere dello Sport spiega che budget e mercato saranno temi importanti nelle discussioni tra Rangnick e Gazidis. Il manager tedesco è disponibile a sposare la causa rossonera, ma vuole maggiori certezze su ciò che potrà fare. Un vertice tra Rangnick e Gazidis dovrebbe avvenire già nei prossimi giorni, appena le frontiere per viaggiare saranno riaperte. Il tedesco vuole un faccia a faccia con l’amministratore delegato del Milan per chiarire ogni punto e provare a concretizzare le discussioni già avviate, vuole tornare in panchina e avere influenza sulla campagna acquisti/cessioni, inserendo i propri uomini in posti di comando che gli permettano di controllare l’area tecnico-sportiva. Inutile ribadire che il ruolo di Rangnick andrebbe a sovrapporsi con quello di Maldini e Massara, ormai ai margini del progetto ma, in queste settimane, presenti agli allenamenti e a Milanello. Sarà un Milan prevalentemente tedesco e sull’immagine di Lipsia e Salisburgo. Rangnick si dice pronto, ma l’attenzione ai dettagli in questi casi è fondamentale, e lui è stato scelto per questo.