di Giulio Zampini
Per tanti è “l’Iniesta di Stockport“, sua città natale. Per altri, invece, come per Pep Guardiola – che stravede per lui – è semplicemente Phil Foden. Il talento che oggi compie vent’anni. Un giocatore capace di bruciare le tappe e scalare fin da subito le statistiche in patria e fuori dall’Inghilterra. Il primo giocatore nato nel 2000 ad iniziare una partita in Champions League? Phil Foden. Il più giovane vincitore della Premier League? Ancora una volta, è Phil Foden.
La passione della pesca
Un talento innato in campo e un ragazzo con le priorità ben definite fuori dal rettangolo di gioco. Come la pesca, per esempio, una passione nata da bambino – grazie al padre – che gli ha fatto perdere la festa scudetto della Premier League del 2018 a causa di una battuta di pesca. Un hobby che lui stesso ritiene perfetto:
PASSIONE «Mi danno dello strano per la passione che ho per la pesca… Dovrebbero provarlo. Penso che sia l’hobby perfetto per riposare le gambe e avere un po’ di tempo libero. Se hai qualche problema, vai a pescare e schiarisci la testa».
INIZI – «Tutto è iniziato quando avevo circa sei o sette anni e mio padre aveva una canna da pesca di mio nonno e disse che dovevamo andare a provarla. Me ne ero innamorato subito e tutti i fine settimana andavamo a pescare. Ricordo ancora la mia prima cattura: un pesce gatto!. Non era molto grande, stavo solo imparando, ma è l’eccitazione di quando ne ottieni uno per la prima volta».
PARAGONI – «Il calcio è come la pesca. Ci sono tattiche. Bisogna sapere in quali punti pescare, dove si trovano i pesci, come pescare a diverse lunghezze…».
Papà a 19 anni
Entrato nel calcio dei grandi a 17 anni e padre a 19, le responsabilità l’hanno fin da subito costretto a crescere in fretta. La nascita del figlio, avvenuta nel gennaio del 2019, l’ha portato in una nuova dimensione che in poco tempo ha stravolto le sue priorità, sorpassando l’hobby della pesca.
NASCITA – «Ero presente il giorno della sua nascita. Sono uscito dalla sala parto, mi sono messo a piangere e poi sono rientrato come se nulla fosse successo. Non sono uno che versa lacrime di fronte alle persone».
FIGLIO – «Con un figlio la tua vita cambia. Non c’è tempo libero, motivo per cui nell’ultimo periodo ho avuto molte difficoltà a pescare. Per fortuna, però, mio figlio dorme fino alle 7 del mattino. Non devo alzarmi nel mezzo della notte, quindi sono in grado di riposare».
NUOVI SCENARI – «Capita sempre una brutta partita o un brutto allenamento. Si è delusi, è vero, però poi vado a casa e vedo mio figlio sorridere e capisco che ci sono cose più importanti».