Nel giorno del suo primo anniversario da presidente della Fiorentina, Rocco Commisso ha indetto una conferenza stampa tramite i canali social del club viola direttamente dagli Stati Uniti. Molti i temi toccati dal tycoon americano, che anche dall’altra parte dell’Atlantico non ha mai fatto mancare la sua vicinanza a Firenze e ai tifosi.
GRAZIE ASSAI – «Voglio ringraziare tutti per i messaggi ricevuti, da Malagò e Gravina passando per Nardella e Dal Pino fino ai tifosi e ai giocatori. Mi è piaciuto il movimento #IoStoconRocco. Stamattina mi sono alzato e mi sono detto che devo augurare il buon compleanno a me stesso, così sono andato al piano e ho suonato l’inno della Fiorentina. Fin dal primo giorno ho detto di chiamarmi Rocco e mi piace per come mi avete accolto. Per me era importante tornare in Italia e adesso voglio lasciare qualcosa a Firenze. In questi ultimi giorni abbiamo fatto il più grande investimento della storia della Fiorentina, avendo speso e progettato oltre 300 milioni di euro nei primi 8 mesi di permanenza».
TIFOSI – «Mi hanno colpito il calore e l’accoglienza di Firenze. Al Franchi il primo giorno erano in tantissimi. Mi dispiace che sono in America ormai da mesi, ma non è facile tornare in America. Ho bellissimi ricordi che porterò per sempre con me».
LA RACCOLTA FONDI – «#ForzaeCuore è stata una nostra iniziativa per la città di Firenze. Tutto è cominciato quando il nostro dottor Pengue aiutava i nostri ad andare all’ospedale per il Coronavirus e dopo ha contratto il virus anche lui. Conoscevo anche la situazione della famiglia Pradè ma non si poteva raccontare. Grazie a Dio adesso stiamo tutti bene, ringrazio tutti coloro che a Firenze sono stati in prima linea per aiutare le persone».
CENTRO SPORTIVO – «Per mesi abbiamo fatto un grandissimo lavoro, ripulendo tutta l’area. Siamo pronti per partire, una volta che sarà approvato tutto: ma ci vorrà ancora qualche mese, io penso ad ottobre. L’obiettivo è sempre quello di finire entro la fine del 2021. La novità è che questa settimana abbiamo siglato il contratto con il primo costruttore per la villa che è stata liberata dopo tanti anni. Tra poche ore vi mostreremo come era la villa e come diventerà. Nelle prossime settimane potremo procedere con il rendering definitivo di come saranno le strutture. Ci saranno molti parcheggi sia dentro il Centro Sportivo, ma anche fuori dove arriverà la tramvia tra qualche anno. Vogliamo restituire qualcosa ai nostri tifosi, così da permettere la visione degli allenamenti».
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MEDIACOM – «La mia azienda è strutturata benissimo, quasi sicuramente giugno sarà il novantaquattresimo mese consecutivo in cui le cose da noi vanno bene. Grazie a Mediacom va avanti anche la Fiorentina nonostante questo periodo difficile»..
NUOVO STADIO – «Non voglio sentire dire che lascerò Firenze se non mi faranno fare lo stadio. Sono molto deluso e dispiaciuto che la città non fosse pronta a cominciare a discutere veramente del nuovo stadio quando sono arrivato. Dopo poche settimane abbiamo iniziato ad incontrarci per il restyling del Franchi, ma dopo le prime riunioni con la Soprintendenza abbiamo capito che non potevamo farlo come davvero volevamo. Io voglio una cosa moderna, non voglio che i nostri tifosi si bagnino quando piove. Dopo si è parlato della Mercafir, abbiamo avuto oltre dieci incontri con il Comune e con i rappresentati della Mercafir stessa, ma non ci hanno mai dato certezze su costi e tempistiche. I nostri consulenti ed esperti ci hanno fatto capire, poi, che non era economicamente fattibile, considerando tutte le tasse e le spese extra. Quando domandavo sui tempi nessuno mi dava risposte, la stessa cosa sui prezzi. In America i terreni per fare gli stadi sono quasi tutti gratis per dire. A gennaio abbiamo scoperto che i 6 milioni erano diventati 22 e abbiamo capito che oltre a quelli sarebbero saliti, con i costi annessi, quasi a 60 milioni. In più c’è stato il problema, che mi hanno riferito dopo, che le tasse da pagare al Comune sarebbero salite, per un investimento. In America non si fa così e spero neanche in Italia prossimamente. Da lì allora abbiamo detto che non avremmo partecipato al bando».
CAMPI BISENZIO – «Credo di dover avere più opzioni e per questo ieri abbiamo fatto un’opzione per l’acquisto di 36,5 ettari a Campi Bisenzio per fare il nuovo stadio e 10.000 parcheggi. Si tratta di un’area più grande della Mercafir e va bene per noi. Per noi è importante lo stadio ma anche l’aeroporto, spero che ci possiamo sedere a un tavolo per parlarne. Solo le leggi di Dio non si possono cambiare, non quelle italiane».
QUATTRO OPZIONI – «Le possibilità sono: Campo di Marte, ma bisogna investire in modo da avere il massimo comfort per i tifosi e non metterò soldi se dovrò sottostare alle leggi della Soprintendenza; la seconda opzione è farlo nuovo ma non è scontato che sia di proprietà al cento per cento della Fiorentina, visto che in Italia lo stadio è visto come un bene pubblico; la terza ipotesi è che ci diano da Firenze un’altra possibilità, ho sentito ad esempio le Cascine; la quarta opzione, come ho già detto, è Campi Bisenzio».
IACHINI – «Mi ha impressionato, lavora molto. In questi mesi è stato malato e non lo sapevo, ha tutto il mio supporto. Dobbiamo vedere cosa succede in questo finale di stagione, io chiedo all’allenatore e alla squadra di continuare il percorso che abbiamo lasciato senza scherzi, così da fare nuovi progetti».
CHIESA – «I ragazzi ora devono solo concentrarsi sulle partite mancanti. Se Chiesa vuole, può andare, ma solo alla cifra che vogliamo noi».
CASTROVILLI – «Gaetano è felice e vuole stare qui a Firenze, come mi ha detto. Mi piacerebbe dargli la maglia numero dieci e anche Antognoni sarebbe felice».
CALCIOMERCATO – «Non prometto niente perché dal primo giorno ho detto che non avrei fatto promesse non avrei potuto mantenere. Pradè mi dice che il mercato è diverso e al posto dei soldi gireranno molte contropartite. Certamente la voglia del prossimo anno è quella intanto di non rimanere nella parte destra della classifica, non è accettabile. Voglio stare a sinistra, più in alto possibile. Tanti investimenti sono stati fatti, forse troppo veloci per far sì che potessero aiutarci fin da subito a risalire. Credo che come centravanti abbiamo già bravissimi ragazzi come Cutrone, Vlahovic e Kouame, poi ci sono Sottil, Ribery, Chiesa, abbiamo una bella squadra. Però se si deve rafforzare io sarà disponibile a farlo, nel limiti finanziari che ci sono imposti, con o senza fair play finanziario».
LA FIORENTINA IN POLITICA – «La proprietà merita grande rispetto già ora, grazie a Joe Barone, non siamo nemici di nessuno. Ci sono alcuni antipatici ma non faccio nomi ed altri più simpatici. Sono candidato che Joe si sia candidato in Lega Calcio perché sarebbe un grande onore per la Fiorentina. Abbiamo chiesto solo una cosa, che il rispetto sia uguale per tutti».