Walter Zenga, tecnico del Cagliari, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Radiolina.
STIMOLI – «A me tutti chiedono come faccio a motivare i giocatori e nessuno mi chiede chi motiva me (ride, ndr)… Il discorso è sempre ampio, non è semplice parlare solo di motivazioni. Il Cagliari ha una struttura e una rosa di giocatori importante, i giocatori devono solo ritrovare fiducia e la convinzione che quello che hanno fatto nella prima parte di stagione è ciò che hanno dentro. Queste 13 partite sono un’altra cosa e quello che emergerà da queste 13 partite ci dirà il loro valore reale».
FORMAZIONI – «Durante gli allenamenti spesso faccio giocare i giocatori fuori ruolo proprio per prevenire queste situazioni di emergenza che possono crearsi anche durante la stessa partita. Nainggolan? Speriamo di recuperarlo il primo possibile e non è detto che non accada, ma la mia serenità nasce dal fatto che abbiamo una rosa ampia e tante alternative. Ora ci saranno 5 cambi e sarà difficile parlare di titolari e riserve: i giocatori adesso dovranno capire che anche un cambio a fine primo tempo non è una bocciatura, ma una necessità. Ci dovrà essere una apertura e una visione differente».
CRAGNO – «Alessio viene da un infortunio molto importante, era rientrato e poi si è fermato di nuovo. Per un portiere non è semplice, ma lui si sta allenando con grande impegno ed attenzione. Tredici partite ogni 40 giorni ogni 3 giorni titolari e riserve ce ne sono pochi».
SENZA TIFOSI – «Io sono abituato perché negli Emirati Arabi poco o nulla… E ho avuto anche la fortuna di allenare con temperature altissime. Un allenatore deve poter utilizzare tutte le esperienze che ho avuto».