Napoli, Gattuso: «A Barcellona per giocarcela. Lippi un punto di riferimento»

by Redazione Cronache
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Il tecnico del Napoli, Rino Gattuso, ha parlato così ai microfoni di Kiss Kiss Napoli.

COPPA ITALIA – «È stato un bel segnale, questa squadra mi ha sempre rispettato. Un giocatore può anche mandarmi a quel paese ma nessuno deve toccare il mio staff. Con la squadra sono il loro miglior amico e peggior nemico, ma non porto rancore verso chi sbaglia, passa tutto il giorno dopo. Sapevo che fare l’allenatore non sarebbe stato facile, non bastava essere stato un grande calciatore. Ho girato per imparare, ho fatto scelte difficili, ma è stato un percorso che io e Riccio abbiamo voluto fare. C’è sempre da imparare, ogni giorno ci sono tante cose nuove, ci sono colleghi bravi ma ci vuole anche tanta umiltà di apprezzare anche le cose nuove».

QUARTO POSTO – «L’Atalanta ha una gara da recuperare. Noi dobbiamo recuperare il nostro gioco, certo contano i risultati. Dobbiamo migliorare nella pressione o nel palleggio, dobbiamo tenere bene il campo, l’obiettivo è questo».

BARCELLONA – «Da parte nostra c’è la consapevolezza di affrontare una squadra più forte, ma ci arriviamo nel miglior modo possibile, con la condizione fisica giusta, anche quella mentale. Non sarà una vacanza, ce l’andremo a giocare, anzi vogliamo andare in vacanza il più tardi possibile».

DI LORENZO – «È un grande atleta, sa coprire bene il campo, ha fatto un percorso che nessuno ha fatto, è molto umile e ha voglia di imparare e può crescere ancora tanto».

LIPPI – «È stato un punto di riferimento per come gestiva la squadra, le risorse umane, i giocatori. Mi avvicino molto a come mi ha gestito. Ripeto, è un riferimento, se ho difficoltà penso a come agiva, alle decisioni che prendeva».

VERONA – «Affronteremo una squadra che ci metterà in difficoltà, è forte e aggressiva».

UN PENSIERO ALLA SORELLA – «Con mia sorella avevo un rapporto incredibile, a lei ero molto legata, in questi anni ha sofferto tantissimo, penso che la cosa più dura sia stata vedere l’abbraccio di papà e mamma, loro sono i genitori, solo loro sanno cosa si prova. Bisogna continuare, lei ora sta bene in cielo e spero che un giorno ci incontreremo tutti insieme per farci una chiacchierata».