Una rivista trovata in America e l’aiuto di Excel: com’è nato il fantacalcio

by Redazione Cronache

Riccardo Albini è l’inventore del Fantacalcio, il gioco che da anni incuriosisce milioni di appassionati di calcio e non. Ai taccuini del portale L’Ultimo Uomo ha raccontato da cosa è nata l’idea.

NASCITA – «Mi trovavo a Chicago ad una fiera di elettronica. Sarà stata l’estate del 1984 o del 1985. Come ogni volta che andavo in America, tornavo sempre carico di chili di libri e dépliant. Ero e sono tuttora un appassionato di baseball e football americano, quindi ero cliente fisso dei reparti sport delle librerie. Trovai questa guida al mondo del Fantasy Football che ruotava intorno all’NFL, una guida scritta da Cliff Charpentier. Le diedi un’occhiata veloce e decisi di comprarla».

SVILUPPO – «Ripresi in mano il libro dopo qualche mese e mi misi lentamente al lavoro nei ritagli di tempo. Provare, riprovare, studiare la formula migliore, fare e rifare calcoli e altri tipi di operazioni… mi aiutò molto in quei mesi l’invenzione di Excel, all’inizio solo per Macintosh: se non l’avessero inventato, probabilmente non esisterebbe neanche il Fantacalcio».

ANEDDOTI – «Leggendo la Gazzetta il sabato mattina e consegnandola subito dopo ai due gestori del bar, scritta a penna su un fogliettino. Succedevano anche scene surreali: magari stavi prendendo un caffè e dicevi ad alta voce “Ah guarda, ho comprato Vialli a 50 milioni, non mi è costato un cazzo!”, e accanto a te c’era un tipo ignaro di tutto che mi fissava e diceva “Scusa?”».