Inter, Conte: «Eriksen è ambientato, vincere domenica significa…»

by Redazione Cronache
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Il tecnico dell’Inter, Antonio Conte, ha parlato a Inter TV alla vigilia della sfida contro la Sampdoria, in conferenza stampa. La conferenza è stata presieduta da un solo giornalista, Scarpini di Inter Channel, che lo ha messo di fronte a diverse domande:

«Abbiamo molta voglia di ricominciare: è normale, allenarsi e basta non è il massimo. Abbiamo bisogno di gare ufficiali. Noi abbiamo lavorato tanto per farci trovare pronti, ci aspetta un rush finale davvero impegnativo».

ERIKSEN – «Abbiamo sfruttato questo periodo per lavorare dal punto di vista fisico e tattico. Abbiamo cercato di lavorare per cercare di migliorare di più, studiando anche diverse soluzioni. Prendiamo Eriksen: ora si è totalmente ambientato. Sono contento di come abbiamo lavorato, abbiamo affinato conoscenze già apprese durante i mesi precedenti. Il nostro obiettivo è sempre quello di esaltare le caratteristiche di tutti i calciatori in rosa».

I CINQUE CAMBI – «Sulle novità come le partite a porte chiuse e le cinque sostituzioni: “La nuova normativa sui cambi penso che sia giusta: giocheremo ogni tre-quattro giorni, il caldo sarà un fattore e perciò avremo bisogno di tutti quanti. Abbiamo lavorato anche da punto di vista, cercando di mischiare tutti i calciatori. Sono molto sereno: ognuno dei miei ragazzi sa quello che deve fare, sia se gioca dal primo minuto che se subentra a partita in corso. Per quanto riguarda i tifosi: ovviamente loro soffrono l’impossibilità di essere allo stadio e questa assenza pesa anche a noi. Ci auguriamo che questo periodo così complicato passi perché abbiamo bisogno di un ritorno alla normalità, abbiamo bisogno dei nostri tifosi nerazzurri».

CALENDARIO – «La programmazione di un match alle 21:45 impone una organizzazione attenta della giornata nelle sue varie fasi, tra colazione, pranzo e break. Avremo 13 partite ravvicinate e abbiamo anche deciso che i giocatori non staranno in ritiro ma dormiranno nelle loro case, con il ritrovo il giorno partita: all’estero è un metodo consolidato».

SULLA  SAMPDORIA –  «Affrontiamo Ranieri che, oltre ad essere un ottimo allenatore, è anche un mio amico, che frequento spesso. Gli auguro il meglio… da dopo la nostra partita! Vincere domenica significherebbe andare a sei punti dalla prima con 12 partite da giocare: non è un distacco abissale. Abbiamo lavorato bene, in maniera intensa: ho percezioni positive».

OBIETTIVI – «Ci vogliamo giocare il finale del campionato al massimo, senza preclusione e senza limiti. I margini di errori nostri sono minori di quelli delle squadre davanti a noi. Ma abbiamo voglia, entusiasmo e passione. La squadra è cresciuta ancora, sotto tutti i punti di vista».