A San Siro la Juventus sembrava poter portare a casa il risultato con due gol in rapida successione di Rabiot e Ronaldo. Di contro, il Milan è riuscito a ribaltare la gara con ben quattro reti: Ibrahimovic – dal dischetto -, Kessie, Leao e Rebic in chiusura di partita.
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IBRAHIMOVIC – È vero, ci sarebbe anche Kessie – triangolazione vincente, inserimento in area e gol del 2-2. Diamo più merito allo svedese per la freddezza con la quale ha riaperto il match nel secondo tempo dal dischetto e per il solito lavoro da punta-faro durato fino al cambio, arrivato al 67′.
LEAO – Entra nella ripresa, al 59′, e dopo soli otto minuti completa la rimonta rossonera portando il Milan alla vittoria. Per il finire di gara, più di un rossonero meriterebbe di rientrare nei top della sfida di San Siro. Inseriamo Leao per la rapidità con la quale va a segno e per l’importanza del gol (quello del 3-2).
RABIOT – Che dire sul gol? Portentosa la progressione palla al piede, preciso il tiro quasi nel “sette” che sorprende Donnarumma e la difesa rossonera. Rete a parte, resta nel vivo del gioco fino alla rimonta rossonera – poi sostituito. Forse l’unico episodio da salvare della serata bianconera.
Flop
ROMAGNOLI – Sul gol di Rabiot le colpe non sono solo le sue, specifichiamo. Però è lui, il capitano del Milan, l’ultimo rossonero a lasciar calciare Rabiot dal limite dell’area mal difesa da Romagnoli. Lo perde sullo scatto e sulla marcatura. Replica in negativo, insieme a Kjaer, sul gol del raddoppio di Ronaldo.
ALEX SANDRO – Troppo brutto il (tentativo) di cambio di gioco da parte del brasiliano a 10′ dalla fine che ha portato al gol di Rebic. Più che la precisione, l’errore sembra essere alla base: insensato un pallone giocato così per vie centrali.
KJAER – Sbaglia insieme a Romagnoli la marcatura su Ronaldo in occasione del due a zero bianconero: lancio dalle retrovie di Cuadrado che sorprende in toto la difesa rossonera. Episodio negativo. Lo salva, nel complesso, la rimonta dell’attacco rossonero.