Sinisa Mihajlovic, tecnico del Bologna, ha parlato alla vigilia della sfida contro l’Atalanta.
RAPPORTI CON LA DIRIGENZA – «Prima di iniziare volevo dire una cosa. Ho letto stamattina i giornali e quello che ho letto non mi è piaciuto perciò vorrei chiarire. Sul futuro non c’è alcuna divisione tra me e la società sui piani per la prossima stagione. Naturalmente ogni allenatore vorrebbe un pool che lo accontenti in tutte le richieste, che gli metta a disposizione 24 campioni ma io conosco i programmi di crescita del Bologna e li accetto. Sappiamo che in A ci sono 7 squadre superiori a tutte le altre e alcuni club che abbiamo alle spalle che vogliono tornare in alto. Il nostro obiettivo dev’essere sempre quello di migliorare ogni anno e di colmare le nostre lacune. Non dobbiamo arrivare per forza in Europa ma rendere la squadra più competitiva intervenendo sui ruoli in cui siamo più scoperti. Con la società siamo d’accordo su questo. Con i giusti inserimenti e la crescita dei giovani puntiamo a migliorare, poi la classifica dipenderà anche dagli altri. Per l’Europa serve tempo, lavoro, investimenti mirati e tanta buona volontà. Non c’è nessuna frattura sui programmi con la società ma una visione di crescita comune. Sul presente i ragazzi sanno che a me le partite come quelle con il Milan mi fanno imbestialire, non accetto che si faccia da sparring partner anche se abbiamo fatto un turnover necessario e anche se il Milan è superiore a noi. Io voglio e pretendo da chiunque più di quello visto a San Siro e lo voglio soprattutto per rispetto dei nostri tifosi che ci vogliono bene e ci stanno vicino. I giocatori per primi devono meritarsi questo atteggiamento senza cullarsi sugli allori e accettando una sconfitta senza batter ciglio. Bologna è un’isola felice ma non è scontata, spero non servano contestazioni per svegliarci».
ATALANTA – «Anche l’anno scorso era terribile. È una squadra che ti fa giocar male, una squadra fisica, di corsa, ha talento. Secondo me insieme alla Juve è la migliore squadra, anzi forse gioca anche meglio della Juve».
SCONFITTE – «Quando le cose vanno bene ci si sofferma meno sui problemi, quando vanno male allora si riflette di più. Se si riesce a tirare fuori qualcosa di positivo che fa crescere e rinforzare è importante. Noi cerchiamo sempre di tirar fuori il positivo per quello che siamo e per quello che dovremo essere».
CAMBI DI FORMAZIONE – «Sicuramente. Giocando ogni tre giorni è obbligatorio cambiare. Sabato abbiamo cambiato 6 uomini perché alcuni erano al limite e potevano farsi male. Così li abbiamo tenuti in panchina e fatto giocare altri anche per vedere cosa sanno dare sul campo. Chiaramente domani cambieremo di nuovo, sperando che le cose vadano meglio».
SKOV OLSEN ED ORSOLINI – «Uno lo devi tranquillizzare, uno lo devi svegliare. Stiamo lavorando su questo, vediamo domani cosa succede».