Diversi mesi dopo l’esperienza non esaltante con il Genoa, Thiago Motta è tornato a parlare in un’intervista all’Équipe.
ESPERIENZA CON IL GRIFONE – «Non sono pentito di aver detto di sì al Genoa, e comunque non avrei potuto dire di no quando il presidente Preziosi mi ha chiamato. Altri allenatori avevano rifiutato prima di me, ma era un momento difficile per un club dove avevo giocato. Mi spiace solo per il modo in cui abbiamo interpretato le ultime tre gare: ripartire da dietro con il pallone non è sempre facile quando la squadra vive un periodo di grosse difficoltà. Avrei potuto fare diversamente, prendendo meno rischi. Ma è stata comunque un’esperienza positiva».
SPERANZE PER IL FUTURO – «Cerco un progetto indipendentemente dal nome della squadra, dove ci sia comunione d’intenti. L’idea è di trovare una panchina già quest’estate. Ho voglia di mettere in pratica quel che ho imparato (in estate ha completato il corso UefaPro, ndr), senza guardare al nome della squadra. Questo mestiere mi piace forse più di quello di giocatore».