di Cesare Ragionieri
L’esonero di Maurizio Sarri ha acceso i fari sulla panchina della Juventus e sui candidati a prendere il posto del tecnico toscano. La decisione – questo è chiaro – dovrà arrivare il prima possibile visto il poco tempo tra la fine di questa stagione e l’inizio della prossima. Sono tanti i profili valutati dalla dirigenza bianconera, anche se in tal senso non sono da escludere possibili sorprese.
In pole position
Per il momento, secondo quanto raccolto dalla nostra redazioni, sono due i nomi valutati con maggior attenzione dalla Juventus. Il primo è Simone Inzaghi, in scadenza di contratto con la Lazio nel 2021: le parti stanno trattando da tempo il prolungamento, ma ora le carte sono cambiate. La società biancoceleste, da par suo, non si opporrebbe all’addio di Inzaghi, ma pretenderebbe un risarcimento economico per lasciarlo andare.
L’altro profilo nel mirino della Vecchia Signora è quello di Mauricio Pochettino, esonerato dal Tottenham a novembre scorso. Il tecnico argentino è probabilmente il nome più facile a cui arrivare, visto che non è più sotto contratto con gli Spurs.
Il sogno
Difficilmente raggiungibile, ma la Juventus ci proverà lo stesso. Stiamo parlando di Zinedine Zidane, tornato al Real Madrid nel marzo 2019 e legato ai Blancos da un contratto fino al 2022. È lui il candidato preferito dal presidente bianconero, Andrea Agnelli, che farà di tutto per portarlo all’ombra della Mole.
L’allenatore francese è una pista caldeggiata anche da Cristiano Ronaldo, visto che i due – prima dell’arrivo del portoghese alla Juventus – hanno vinto praticamente di tutto con il Real.
Gli outsiders
Come dicevamo, non sono da escludere clamorose sorprese. A cominciare da un possibile insediamento di Andrea Pirlo, fresco di nomina sulla panchina della Juventus U23, sulla panchina bianconera con Fabio Capello come direttore tecnico.
Da non scartare neanche l’ipotesi che porta a Paulo Sousa, ex giocatore bianconero che in Italia ha già allenato la Fiorentina. Connazionale di Cristiano Ronaldo, sarebbe – dopo Zidane – il preferito del numero 7 della Juventus.
Un altro candidato potrebbe essere Roberto Mancini, da sempre stimato da Andrea Agnelli e grande amico di Nedved. Nelle scorse settimane ci sarebbe stato un primo contatto tra le parti, approfittando anche di presunte crepe nel rapporto tra il ct azzurro e il presidente della Figc, Gabriele Gravina, dopo la decisione di affidare a Marcello Lippi la direzione tecnica dell’Italia senza consultarlo.
La questione Paratici
Da valutare anche la posizione dell’attuale direttore sportivo della Juventus, che è stato l’artefice principale della scelta di Maurizio Sarri appena un anno fa. Dan Friedkin, il nuovo proprietario della Roma, vorrebbe portarlo nella Capitale per affidargli il nuovo progetto tecnico del club giallorosso. Valutazioni che toccano al presidente Agnelli, che si trova di fronte ad un bivio importante con poco tempo a disposizione per fare la scelta giusta.