L’arrivo di Pirlo sulla panchina della Juventus è stato un colpo di scena non indifferente. Per i tifosi bianconeri, si, ma forse un po’ anche per l’ex centrocampista. L’ex numero 21, da poco ufficializzato come allenatore dell’Under 23, ha sempre dichiarato di vedere come remota la possibilità di diventare allenatore. Soltanto qualche anno fa, nella sua biografia “Penso, dunque gioco”, scritta con Alessandro Alciato e pubblicata da Mondadori, il centrocampista campione del mondo 2006 escludeva un futuro in panchina. Fa effetto rileggere oggi quelle pagine: «Non punterei nemmeno un centesimo su un mio futuro da allenatore. È un lavoro che non mi entusiasma, prevede troppi pensieri e uno stile di vita esageratamente simile a quello dei calciatori. Ho già dato. Rivoglio indietro, almeno in parte, una parvenza di vita privata. Di Conte ne esiste uno solo e va bene così».
Pirlo deve aver sicuramente cambiato idea. Dopo aver preso il patentino, infatti, ha avuto diverse richieste, tra cui questa, la più importante.