Il presidente dell’Atalanta, Antonio Percassi, è tornato a parlare della sfida con il Paris Saint-Germain ai microfoni di La Repubblica.
DIFFERENZA DI RICAVI – «Per una società di provincia quale siamo è difficilissimo competere con squadre che possono investire centinaia di milioni, zeppe di campioni che con un’invenzione possono determinare il risultato. Però essercela giocata fino in fondo ci ha rafforzato nell’ idea che il nostro metodo di lavoro, il modo di gestire la società, sono quelli giusti».
FUTURO – «Dobbiamo ora tornare con i piedi per terra e puntare al mantenimento della categoria. Scudetto? Sì, lo dicono anche grandi professionisti. E io tocco ferro».
MERCATO – «Non vogliamo sacrificare nessuno. Se poi dal mercato ci arrivano proposte irrinunciabili… l’importante sarà avere sostituti all’ altezza o addirittura superiori. Ma i più forti ce li teniamo, promesso, e li integriamo con altri giocatori di qualità».
STATUS – «È vero, tutto è cambiato. E noi ci stiamo attrezzando. Abbiamo appena avuto un finanziamento di 40 milioni per completare l’operazione stadio e contiamo di ultimare i lavori per essere in regola con le norme UEFA e poter giocare a Bergamo in Champions. Da bergamaschi siamo però consapevoli che la prima cosa importante è avere i conti a posto. E non si può fare il passo più lungo della gamba».
SALARY CAP – «Speriamo di poterci arrivare anche noi in Europa. Sarebbe una vera grande rivoluzione, una interessante e giusta innovazione».