di Andrea Sperti
Rincorrere. C’è chi lo adotta come stile di vita e chi come necessità, per stare bene, per guardarsi allo specchio ed essere soddisfatto di se stesso ogni giorno. Non è facile passare la vita a rincorrere qualcuno ma, nonostante questo, Giorgio Chiellini ha scelto questa strada, quella della rincorsa degli avversari come della felicità.
36 anni con il DNA bianconero
Il difensore bianconero oggi compie 36 anni, 36 primavere vissute a strappare palloni dalle gambe dei rivali, perché in campo chi non ha la stessa maglia è un nemico da sconfiggere a tutti i costi.
Giorgio è nato in Toscana, ha vestito le maglie di Livorno e Fiorentina, ma quella della Juventus è l’unica che davvero sente sua, quasi una seconda pelle dopo le tantissime stagioni passate in bianconero. Il classe ’84 ha vissuto la Serie B da giovane, conquistandosi la fiducia del tecnico Deschamps e l’affetto della gente, quella che poi è diventata la sua gente.
Chiellini ha fatto parte della rinascita juventina ed, anzi, è stato uno dei leader principali della riscossa bianconera, dopo anni bui nei quali nulla sembrava più come prima ed il DNA Juventus pareva scomparso nel nulla. Tante vittorie hanno scandito la sua avventura con il club piemontese, sebbene le poche sconfitte abbiano lasciato cicatrici indelebili nel cuore del centrale toscano. Lui c’era nelle due finali di Champions perse, arrendendosi per ultimo allo strapotere di Barcellona e Real Madrid.
Esordio da terzino e poi una piacevole scoperta
Il difensore nato a Pisa ha iniziato tra i professionista da terzino. Aveva gamba, garantiva corsa e copertura e tutti i suoi allenatori lo preferivano sulla fascia, seppur il piede non fosse educatissimo. Poi la Serie B, una partita in cui la necessità ha preso il sopravvento e quella piacevole scoperta che è diventata certezza. Giorgio Chiellini è nato per fare il difensore centrale, nient’altro da aggiungere.
L’infortunio ad inizio stagione, misto alla sosta forzata causa Coronavirus, ne hanno limitato il rendimento in questo campionato, nel quale è sceso in campo solo 4 volte, senza mai trovare una condizione fisica ottimale. Anche il rapporto non idilliaco con Maurizio Sarri ha contribuito a rendere questa stagione un’annata da dimenticare, durante la quale troppo variabili hanno condizionato risultati ed umore.
Nuova stagione stesso obiettivo
Ora una nuova rinascita, c’è da prendersi una rivincita verso chi lo ha etichettato come un giocatore finito, al capolinea della sua carriera. La vittoria della Champions sta diventando un tarlo nella testa di Giorgio e lui conosce solo un modo per far si che quell’ossessione si trasformi in sogno.
Rincorrere. C’è chi lo adotta come stile di vita e chi come necessità. Giorgio Chiellini lo fa per vincere.