Milan, Massara: «Leao ha un talento cristallino, da lui ci aspettiamo di più»

by Redazione Cronache

Frederic Massara, direttore sportivo del Milan, ha parlato in conferenza stampa del futuro e del mercato dei rossoneri per la prossima stagione.

RAFAEL LEAO – «Per il Milan è importante la crescita di tutti i calciatori, abbiamo una squadra giovane, una delle più giovani della A. Quindi necessariamente dalla crescita di tutti i ragazzi passano i nostri successi. Rafael ha un talento cristallino e mostrato lampi di classe pura, che hanno alzato le aspettative nei suoi confronti. Nella seconda parte di stagione ha avuto una bella crescita, fatto diversi gol e assist, ma sicuramente da un giocatore con la sua classe ci aspettiamo di più e siamo sicuri che lo farà».

KESSIE E BENNACER – «Kessie e Bennacer hanno fatto cose eccellenti non solo dopo il lockdown, ma anche prima. Sono cresciuti esponenzialmente, non solo individualmente ma anche come coppia. L’intuizione di Pioli del doppio mediano li ha esaltati alla grandissima, ma sicuramente a centrocampo dovremo intervenire per aiutare la squadra negli impegni, visto che è una stagione lunghissima ma compressa quella che abbiamo davanti. Stiamo già valutando delle ipotesi»

GIOVANI – «Ci sono nomi che confermano l’ottimo lavoro del Settore Giovanile, che da anni ormai fa un lavoro straordinario. Dovremo individuare per loro il percorso giusto per alimentare il loro progresso nella squadra. Pobega ha fatto benissimo, vedremo quanto i suoi progressi ci potranno dare e ha tante richieste. Brescianini andrà a giocare, mentre Daniel Maldini e Lorenzo Colombo proseguiranno con la Prima Squadra».

CALABRIA – «Il concetto di incedibilità è relativo nel calcio moderno, lui ha fatto molto bene provenendo dal Settore Giovanile e lui ha dimostrato di essere un calciatore affidabile, non lo consideriamo sul mercato perché per noi è una garanzia».

AURIER – «Ci sono tanti nomi accostati al Milan, alcuni realistici e altri meno. Lui è un ottimo giocatore ma non ci sono le condizioni per pensare a lui, non può essere un obiettivo».