Andrea Pirlo, nuovo allenatore della Juventus, ha parlato per la prima volta in conferenza stampa, soffermandosi sul suo futuro da tecnico bianconero.
ENTUSIASMO – «Voglio portare un po’ di entusiasmo, quel che è mancato nell’ultimo periodo. Voglio proporre un calcio propositivo, con padronanza del gioco come ho detto ieri ai ragazzi. A loro ho detto due cose: la prima è che bisogna sempre avere il pallone, la seconda è che va recuperato velocemente. Sono le prime due cose di tattica che ho detto e in cui credo. Sono le cose più importanti a livello mentale da far entrare alla squadra».
IL NUOVO PIRLO – «Abbiamo tanti bravi, non con le mie caratteristiche, andranno sfruttati i campioni per quello che sono».
ARTHUR – «L’ho visto e ammirato, è un centrocampista di costruzioni che può ricoprire più ruoli, da regista, a mezzala, da centrocampista a due. Ha qualità e sarà utile».
PERPLESSITÀ – «Non ho avuto neanche il tempo di pensare al passaggio dall’Under 23 alla prima squadra, è stato tutto molto veloce. Mi hanno chiesto se fossi convinto, mi sono buttato a capo fitto e non ho pensato ad altro. Sono convinto di essere al posto giusto al momento giusto».
MODULO – «Possiamo giocare a quattro o a tre, difendendoci a quattro e impostando a tre. Ho voglia di gente che abbia voglia di attaccare e di riconquistare il pallone quando non ce l’ha. Deve venire naturale in partita: tenere palla e aver voglia di recuperarla velocemente. I ragazzi lo sanno, hanno le caratteristiche per farlo, il modello potrà variare di gara in gara».
RONALDO – «Ci siamo sentiti prima di iniziare, per dargli gli orari degli allenamenti. Ci ho parlato sul campo, di presente, passato, ma molto da persone normali. Avremo tempo di entrare negli aspetti tecnico tattici»
DYBALA – «Non è mai stato sul mercato, siete voi che mettere queste voci in giro. Per me è importante come gli altri, appena rientrerà, farà parte del progetto».
INTER – «Partiamo tutte a zero, i punti vanno conquistati. Veniamo da un anno difficile, sono saltati i piani come preparazione, partite, servirà programmare bene come fare, le partite da giocare, la preparazione, ma ci sono persone adatte e ci stiamo preparando per far sì che vada tutto bene».
CARRIERA DA ALLENATORE – «Mi sono sentito subito a mio agio, l’ho detto subito ai ragazzi. Fino a qualche tempo fa ero dalla loro parte, è stato strano per loro vedermi così ma io mi sentivo bene. Conosco tante persone all’esterno della squadra che avevano lavorato con me, mi ha fatto sentire bene».
RONALDO E DYBALA INSIEME – «Non sono a disposizione tutti i ragazzi, stiamo facendo lavori a gruppetti, a breve ci metteremo in campo e prepareremo qualcosa. I giocatori di qualità possono giocare sempre insieme, basta che ci siano sacrificio e abnegazione. Più giocatori di qualità ci sono, più chances di vincere ci sono ma sempre all’interno di una struttura di squadra. Sacrificio e voglia di lavorare per la squadra vanno a prescindere da tutto».
OBIETTIVI – «Gli obiettivi della Juventus sono quelli di vincere. Non è facile ma siamo qui per quello».
MERCATO – «Sono l’allenatore, è normale che voglia un certo tipo di giocatori. Non vi dirò gli obiettivi ma ho in testa un certo tipo di giocatori da cercare di prendere».
IDEA DI CALCIO – «C’è poco tempo, alla fine di questa settimana andranno in Nazionale e ci saranno solo dieci giorni per preparare il campionato. Dovremo sfruttare ogni momento, per far sì di arrivare alle prime ed essere pronti. Ci sarà modo di studiarlo in questi giorni. Noi come la prima Juventus di Conte? Magari poter raggiungere quel livello di voglia e coesione. Però è quel che vorrei riportare, quei principi, quel dna del lavoro e del sacrificio, di sudare l’uno per l’altro e solo così puoi raggiungere obiettivi».
TUDOR – «È stata una mia scelta, avevo bisogno di un assistente con esperienza che avesse già fatto il tecnico in prima, che fosse un ex difensore, con personalità nello spogliatoio e in campo. Inoltre è anche un ex juventino, è la persona perfetta per il mio staff».
HIGUAIN E KHEDIRA – «Con Higuain ho parlato. È una persona che ammiro tantissimo, ha fatto un ciclo importante qui, è stato un grandissimo giocatore ma parlando con lui abbiamo deciso che le strade si devono separare. È stato un grandissimo campione ma i cicli finiscono. È stato messo da parte ma da persona seria ci siamo parlati, prendendo questa decisione. Per quanto riguarda Khedira, è infortunato, vedremo quando starà meglio»
EX COMPAGNI – «Non c’è bisogno di fare un patto, coi vecchi compagni o coi giovani. Quando c’è un obiettivo bisogna parlare con tutti. La Champions? Il Bayern era la squadra più forte, si è visto prima del lockdown. Voglia di attaccare, di correre, è il calcio europeo di adesso. Se non corri e non hai qualità, se non recuperi la palla velocemente, fai fatica mentre il Bayern è tutto questo».
PREDESTINATO – «Dipenderà dai risultati. Mi è stato detto da giocatore e si è avverato ma credo nelle mie possibilità e sono sicuro di poterlo raggiungere anche da allenatore».