Genoa, Maran: «4-3-1-2 è il mio modulo, ma sceglierò dopo aver visto i giocatori»

by Redazione Cronache
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Rolando Maran, nuovo allenatore del Genoa, ha parlato in conferenza stampa, presentandosi ai suoi nuovi tifosi ed indicando i suoi obiettivi stagionali.

OCCASIONE – «Si realizza qualcosa che attendevo da tempo. Cercherò di sfruttare al massimo questa occasione per poter far ricordare il mio lavoro anche in futuro e che tutti siano orgogliosi del nostro lavoro in questa stagione».

PRESIDENTE – «Il presidente mi ha chiesto di non soffrire perché il club viene da anni di sofferenza e il presidente non vorrebbe più stare male. So di essere alla guida di una grande società, mi dà un grandissimo senso di responsabilità. Quando mi guarderò intorno al Ferraris, vivrò più forte le emozioni che vivevo da avversario. Al di là di non soffrire io voglio far dare il massimo a tutti. Dobbiamo essere tutti coesi affinché ciò accada. Se c’è voluto tanto tempo per arrivare qui è perché ci sarà da gioire parecchio».

OBIETTIVI – «Di positivo c’è l’impostazione di gioco che abbiamo messo in pratica. Il club mi aveva chiesto di salvarci tranquillamente al primo anno. Poi nel secondo eravamo ancora nelle condizioni di arrivare in avanti con un impianto di gioco ben preciso. Credo che l’esperienza dell’anno scorso potrà essermi utile.Dobbiamo mettere un’identità alla rosa e lo spirito genoano deve uscire ogni volta dalla maglia. C’è la voglia di fare bene e di essere protagonisti ogni gara. Dobbiamo scendere in campo e mettere sacrificio e coraggio».

MERCATO – «Faggiano è una garanzia ed è già al lavoro da molto tempo. Sta lavorando speditamente per costruire la squadra».

IDEA DI GIOCO – «Le idee ci sono ma il mercato può cambiarle perché servono giocatori bravi. Da parte mia c’è elasticità per aiutare gli elementi che abbiamo in rosa. Lavoreremo su un paio di sistemi per poter anche cambiare ed essere pronti in ogni partita. Il fatto poi che ci saranno cinque sostituzioni, dovremo essere pronti a cambiar pelle anche in partita. Lavorerò su un paio di cose per essere pronti a tutti e il mercato ci dirà quale sarà la strada da prendere. Le due soluzioni potrebbero cambiare la difesa da 3 a 4 uomini».

DIFFICOLTÀ – «È uno stimolo. È l’opportunità più bella che mi è capitata in carriera. Uno stimolo e mi dà grande voglia di cominciare e di lavorare. Voglio entrare nello stadio e girarmi verso il pubblico che ci spinge. La Gradinata che sa dare il suo contributo. A me da una energia enorme e so che è probabilmente l’occasione giusta nel momento giusto. Cercherò di sfruttarla nel migliore dei modi».

PREPARAZIONE – «È tutto anomalo. Ci eravamo già preparati col mio staff per ripartire subito. Determinati carichi di lavoro, che prima si usavano, vengono variati per il breve tempo che c’è in vista della ripresa del campionato».

ROSA – «I giorni sono pochi per dare un giudizio completo. Credo che non ci sia un numero. Le soluzioni sono infinite. Vedremo cosa potremo prendere e dove potremo arrivare. Sicuramente cercheremo di migliorarla».

SQUADRA – «Una squadra professionale e dalla grande cultura del lavoro. Dobbiamo cercare di far crescere l’entusiasmo perché è una squadra che viene da due anni difficili. Dobbiamo conquistare tutti quelli che hanno a cuore questa maglia con l’entusiasmo. Dobbiamo essere bravi a trovare le motivazioni nel nostro lavoro».

MODULO – «Il 4-3-1-2 è uno dei miei moduli preferiti ma farò una scelta definitiva solo dopo che conoscerò le caratteristiche dei giocatori. Voglio aspettare per svelare un modulo che ancora non ho deciso».

PREPARAZIONE FISICA COME CON IL CHIEVO – «Si correva e ci si allenava tutti i giorni al massimo. Sono convinto che accadrà anche qua. C’è grande partecipazione e quando c’è questo, accade questo: si corre di più e si mette in campo l’aspetto caratteriale che fa la differenza. Noi dobbiamo creare i presupposti, una volta creato, saremo una squadra che farà divertire e che farà sentire orgogliosi i propri tifosi».