Così Samu Castillejo, attaccante del Milan, ai microfoni di DAZN, parla del prossimo impegno di Europa League e della stagione che arriva: «Il mio 2020? Da quando è cominciato il nuovo anno ho avuto l’opportunità di giocare, sin dalla partita con il Cagliari. Da lì sono cambiato molto così come la squadra: sono partiti tanti giocatori e ne sono arrivati di nuovi. Chi mi conosce sa che non andrò mai via da una squadra senza lasciare un buon ricordo. Ho lavorato in silenzio, sono stato corretto e ho aspettato la mia opportunità».
SULLO SHAMROCK ROVERS – «Il mister già dal primo giorno che abbiamo saputo della nostra rivale ci ha ribadito come lo Shamrock sia una squadra tosta, più forte d’Irlanda e che giocano un calcio bello da vedere. Sarà molto difficile»
SU PIOLI – «Mi ricordo dopo la partita di Cagliari che mi ha detto delle bellissime parole. È un mister che parla tantissimo, è molto vicino ai giocatori persino quando si è in vacanza si fa sentire con messaggi o telefonate. Questo fa molto bene ai giocatori perchè sanno che l’allenatore ha grande considerazione di loro e non vedono l’ora di dare di più. Al di là di essere un bravo allenatore, è una bellissima persona».
SU IBRAHIMOVIC – «Lui parla tantissimo ad allenamento, nelle partite. È un giocatore che dà tantissimo a questo club e sono sicuro che in questa stagione ci darà tanto perché è un campione e non vede l’ora di vincere anche in allenamento. Questo ti fa tirare fuori la grinta. Con lui non si può sbagliare: se sbagli un passaggio, un dribbling o un cross ti ritrovi dietro Ibrahimovic. C’è sia il rimprovero del mister che di Ibrahimovic. Si gioca quindi con quella pressione che è tipica di quando si ha fianco un campione che ti spinge a tirare fuori il meglio di te».
SUL RINNOVO DI IBRA – «Eravamo sicuri che continuasse un altro anno con noi, sopratutto per quello che abbiamo vissuto insieme nella scorsa stagione. E’ stato circondato da ragazzi umili che volevano lavorare e l’abbiamo accolto come in famiglia. Non avevamo dubbi che tornasse con noi e non è mai uscito dalla chat di Whatsapp».
SU TONALI – «È un bravo ragazzo, è forte e lo sapevamo tutti. Lo abbiamo visto giocare con il Brescia l’anno scorso. Si vede che in allenamento ha tanta voglia di dimostrare e ha grande umiltà».
SU IBRAHIM DIAZ – «È un ottimo ragazzo, lo conosco da quando ha 10 anni. Viene da una famiglia umile e siamo cresciuti praticamente nello stesso quartiere. Per Malaga e per noi penso che sia un orgoglio vedere due giocatori di quella città nel Milan. Cercherò di aiutarlo, anche con la lingua».