La prima di Federico Di Francesco sulla panchina del Cagliari è speciale. Si giocherà al Mapei contro il Sassuolo, squadra che lo ha lanciato tra i grandi come allenatore. Ecco le sue parole sulla formazione e sul mercato.
PUBBLICO E MAPEI – «Non posso che essere felice di sfidare il Sassuolo, perché lì ci ho lasciato il cuore. Ora siamo avversari, per quei 90 minuti diventerò loro nemico, perché vogliamo fare benissimo. Per quanto riguarda i 1.000 spettatori sono sì pochi, però rendono migliore lo spettacolo dello stadio: spero di poterli vedere anche alla Sardegna Arena».
FORMAZIONI E SOTTIL – «Sicuramente i due terzini sono arrivati da poco: sono due prospetti molto importanti per il futuro ma anche per l’immediato, starà a loro dimostrare di essere pronti. Per quanto riguarda il 4-3-3 è vero che abbiamo visto giocatori adattati, ma è vero che stiamo cercando di sistemare il tutto. Sottil è recuperato, ho qualche dubbio di formazione, ma la notte porterà consiglio».
IL GAP – «Quello principale è che loro hanno una rosa completa, noi dovremo metterla tanto sull’organizzazione e sulla motivazione, anche se sono caratteristiche che anche loro hanno: dovremo limitare il loro palleggio, certamente. Per il resto vedo grande voglia e volontà, sarà un bel test per dare un giudizio sul momento attuale».
SIMEONE E PAVOLETTI – «Al momento, o gioca l’uno o gioca l’altro. Però, a partita in corso chissà. Di Leo sono molto contento perché sta lavorando con grande determinazione, anche se è un pochino indietro nella preparazione, mentre Giovanni è pronto. Non voglio dare troppi vantaggi agli altri, però ricordiamoci che i 5 cambi sono molto importanti in questo momento».
NANDEZ E JOAO PEDRO – «Con Godin la società mi trasmette serenità, sapete che siamo sul giocatore così come stiamo valutando la volontà di riportare anche Nainggolan. Poi valutiamo anche la possibilità di inserire qualche altro giovane. Nandez e Joao Pedro? Aspettiamo altri innesti, ma credo che in questo momento debba dare solidità alla squadra, quindi Nahitan può giocare sia da mezzala che da esterno alto. Su Joao non voglio chiuderlo in un ruolo, voglio che si liberi di determinati movimenti e che si possa muovere anche in modo più individuale, sono convinto che possa fare molto bene in quel ruolo».
SU GODIN – «Godin è un leader, è un difensore dentro: è cattivo, ha caratteristiche positive che possono far crescere i suoi compagni. Noi cerchiamo un giocatore con queste caratteristiche, abbiamo anche Klavan che ha esperienza internazionale».