di Cesare Ragionieri
Chiamatelo effetto Osimhen. L’ingresso in campo del nuovo attaccante del Napoli, nel secondo tempo della sfida contro il Parma, ha acceso i partenopei, fino a quel momento spenti e sterili, e scombinato la partita.
Un uragano
Dentro Victor, fuori Demme con il passaggio dal 4-3-3 al 4-2-3-1. Al nigeriano bastano pochi minuti per mettere in apprensione la difesa di Liverani, che al primo cross per lui respinge corte e favorisce Mertens, che da pochi passi sblocca la gara e dà il via al successo del Napoli.
Una volta in vantaggio, la partita si mette sui binari giusti per la squadra di Gattuso. Che con Osimhen ha l’uomo giusto e gli spazi necessari per mostrare quanto può fare male. In velocità l’ex Lille è imprendibile, ma con il tacco per il palo di Insigne ha dimostrato anche di essersi integrato fin da subito nei meccanismi collettivi.
Lasciare in panchina un giocatore del genere sarebbe una bestemmia. Per questo, la sfida per Gattuso è quella di riuscire a sfruttare l’enorme potenziale offensivo senza perdere equilibrio. A Parma ce l’ha fatta, ma non è scontato che sia così facile anche nelle prossime uscite.