È scandalo in Francia dopo la risposta di Patrice Evra alle parole di Nöel Le Graët, presidente delle Federcalcio francese, che pochi giorni fa ha rilasciato alcune dichiarazioni, nelle quali ribadiva come il razzismo non fosse presente nel calcio.
Il terzino ex Juventus si è lasciato andare ad una sorta di confessione sul proprio profilo Instagram, raccontando a cuore aperto tutto quello che ha visto nel ritiro della Nazionale francese: «Mi sono obbligato a rispondere a Nöel Le Graët. Vorrei parlare dello “Chateau” di Clairefontaine (la Coverciano francese, ndr). Sapete bene cosa succede? Quante lettere razziste abbiamo ricevuto? Come quelle a Didi (Deschamps), dove si diceva: “prendi le tue scimmie e vai in Africa.” Ma le abbiamo sempre nascoste. Ci hanno mandato persino scatole piene di escrementi».
Il giocatore classe ’81 ha poi continuato nella sua descrizione: «Quando arriva il Presidente della Repubblica, sappiamo che la nazionale non appartiene a un giocatore, ma al popolo francese. A tavola ci sono dei posti assegnati. Quando sono venuti il presidente o altri politici, però, tutto è cambiato. Avevo il mio posto, eppure all’improvviso mi hanno messo in fondo al tavolo, dove normalmente si sedevano Sakho e Sagna. Hanno modificato la disposizione con Lloris, Koscielny e il Presidente al centro. Sono le regole del gioco. Anche al momento delle foto, meglio che il presidente stesse con Lloris o Koscielny piuttosto che con Sakho o Sagna».