Fa un specie leggero “zero” alla voce nuovi acquisti del Real Madrid. Anche ai Blancos, uno dei club più ricchi e famosi del mondo, è tempo di crisi. Come riportato dalla Gazzetta dello Sport, infatti, i lavori di costruzione della copertura del Santiago Bernabeu e l’effetto covid hanno spinto Florentino Perez a questa clamorosa decisione.
Coerenza
In realtà il presidente era già stato chiaro a maggio, in occasione della festa per la vittoria della Liga. «Non prenderemo nessuno» aveva annunciato. Detto, fatto. Odegaard, Odriozola e Lunin sono le uniche facce nuove, tutti rientrati dai prestiti. Il Real senza acquisti non si vedeva da 40 anni, dalla stagione 1980-81. Allora si era deciso di puntare sulla cantera, accogliendo in prima squadra il portiere Agustin, il centrocampista Ricardo Gallego e l’attaccante Paco Pineda. Una scelta dettata da diverse motivazioni: i tanti soldi sborsati per Cunningham, la forza della rosa, arrivata a vincere 5 campionati in 6 anni e la qualità del Castilla, la seconda squadra, giunta nell’annata precedente fino alla finale di Copa del Rey, persa 6-1 proprio contro il Real al Bernabeu. Una decisione, quella di non comprare nessuno, poi rivelatasi oculata perché in quell’annata i blancos sfiorarono un doblete storico tra Champions (sconfitta in finale con il Liverpool) e Liga, andata alla Real Sociedad, con gli stessi punti in classifica, 45, ma in vantaggio negli scontri diretti.
Era galactica
Da lì il Madrid ha cominciato a fare incetta di campioni. Sono arrivati Valdano, Hugo Sanchez, Schuster, Hagi, Prosinecki. Negli anni 90′ li hanno seguiti Zamorano, Laudrup e Mijatovic. Dal 2000, con ,la presidenza di Perez, è cominciato il tempo dei galacticos con Figo, Zidane, Ronaldo e Beckham. Nelle ultime 10 sessioni di mercato, fino al 2019, le merengues hanno speso 1114 milioni di euro, mantenendo però il nucleo vincente costituito da Benzema, Kroos, Modric, Ramos e Varane, permettendosi così di lasciare partire Cristiano Ronaldo.