In Serie B c’è una società che sta provando ad imitare l’Athletic Bilbao. Si tratta del Pordenone, che ha costruito la sua rosa puntando su 12 calciatori su un totale di 26 del Triveneto e rinnovando la fiducia ad uno staff tecnico-sanitario interamente del Nord-Est.
La scelta
Per quanto il sodalizio basco ruoti attorno a dinamiche storico-culturali diverse e imparagonabili a qualsiasi altra realtà, è da sottolineare la filosofia dei friulani, che vogliono rimanere ai vertici della Serie B dopo la semifinale playoff dello scorso campionato, puntando sulla forza dei talenti locali. Come testimoniano le parole del direttore sportivo del Pordenone, Emanuele Berretoni:
«Pensiamo sia una scelta giusta. Un calciatore nato e cresciuto nella nostra zona può sentire la maglia in maniera maggiore rispetto a un altro. Alla base di tutto ci sta la professionalità, questo va detto, ma siamo convinti che un legame così con la propria terra d’origine possa rappresentare alla lunga una marcia in più».
Il capitano è Mirko Stefani, nativo di Borgo Valsugana, un comune del Trentino al confine con il Veneto: ha scelto di vivere a Pordenone, in cui è arrivato nel 2015. Cinque acquisti dell’ultima sessione di mercato sono regionali: Magnino e Perisan sono della Destra Tagliamento, Diaw e Berra della Sinistra Tagliamento, Calò è della Venezia-Giulia, di Trieste. Quindi i tre elementi del Veneto orientale, al confine con il Friuli Venezia-Giulia: Barison (Dolo, Venezia), Pasa (Montebelluna, Treviso), Falasco (Piove di Sacco, Padova). Infine i tre ragazzi del settore giovanile promossi in prima squadra: Passador (Pordenone), Banse (San Vito) e Secli (Udine). Un discorso ad ampio raggio, che riguarda anche lo staff tecnico. Lo stesso allenatore, Attilio Tesser, è nato a Montebelluna ma risiede a Udine da più di 20 anni.
«La nostra volontà è di inserire nella prima squadra altri calciatori friulani doc del nostro vivaio. È un aspetto a cui teniamo molto».
La dirigenza
Se si volesse guardare anche fuori dal terreno di gioco, la risposta sarebbe sempre la stessa. L’azionista di riferimento e presidente (Mauro Lovisa), il direttore tecnico (suo figlio Matteo) e il direttore generale Giancarlo Migliorini sono originari (e vivono) in provincia di Pordenone (rispettivamente di San Giorgio della Richinvelda e di Azzano Decimo).