Ivan Juric, tecnico del Verona, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Genoa.
VERONA – «Con quelli che sono rimasti abbiamo lavorato bene, migliorando la condizione e alcuni aspetti tattici. Siamo un po’ al limite con Empereur, che dovrebbe esserci come Lovato. Poi mancheranno i soliti. Il primo allenamento tutti insieme l’abbiamo fatto solo ieri».
MERCATO – «Devo fare un discorso più ampio: quello che percepisco a livello locale è che si sia speso tanto, e che ci siamo rafforzati. Non è vero: una squadra si rafforza quando non vendi nessuno e metti tre o quattro giocatori. Siamo gli unici in Italia ad aver venduto quasi tutti, e ad aver speso il minimo indispensabile per partecipare alla Serie A. Ma questo non significa che non sia soddisfatto: pensiamo che questi giocatori abbiano margini di miglioramento, ma anche che abbiano bisogno di tanto lavoro. Se ad esempio pensiamo che Cetin possa essere come Kumbulla dopo due settimane siamo sulla strada sbagliata. I miei giocatori hanno bisogni di calma, di tranquillità, non si deve pretendere troppo subito, come l’anno scorso. La scorsa stagione è un esempio non ripetibile: sono stati fatte plusvalenze allucinanti. Dal mio punto di vista potevamo fare di più, avremmo potuto fare la storia di questa società. Ma io sono stracontento, credo che D’Amico abbia fatto un lavoro giusto: vedo margini di miglioramento, ma non voglio si metta pressione sulla squadra. Su Kalinic siamo andati negli ultimi due o tre giorni, gli attaccanti che cercavamo non sono arrivati: per noi è stata una grande occasione, non una pazzia. Devo ringraziare il d.s. dell’Atletico. Se torna quello dei tempi di Firenze avremo un grande giocatore, quando sta bene penso sia un giocatore di alto livello».
FIDUCIA – «Sono contento che si respiri fiducia intorno alla squadra, e ringrazio che ci sia tanta fiducia nei miei confronti. Ma bisogna essere lucidi, non pretendere troppo. Riguardo al Covid non voglio dire niente: sono un allenatore di calcio, non mi sento in grado di dare dei consigli. Non voglio andare oltre».
MARAN – «Ha dimostrato un buonissimo livello, ha avuto difficoltà in questo periodo, ma è un allenatore molto preparato e serio».
DIFESA – «Ci sono difficoltà che provo a trasmettere. Probabilmente per la prima volta giocheranno Ceccherini, Lovato ed Empereur. Devi trovare equilibrio, e noi abbiamo avuto poco tempo per lavorare. Come dice D’Amico, quest’anno non si è potuto fare molto. Vedo grandissima disponibilità da parte dei ragazzi, i vecchi stanno trasmettendo tante cose positive, e vedo una crescita ogni giorno. Poi spero che facciano subito belle prestazioni».
CHIAREZZA – «Una delle cose che mi hanno fatto restare è la chiarezza, che è quella che mi permette di lavorare bene. Fossimo rimasti com’eravamo e avessimo preso tre o quattro giocatori avrei detto ‘siamo forti’. Mi sembra stia passando un messaggio sbagliato, abbiamo fatto il minimo indispensabile sul mercato. A me piace come lavora la squadra, mi piacciono le scelte di D’Amico, mi dispiace che gli ultimi giocatori arrivati non siano nostri, ci voleva forse un po’ di coraggio. Quello mi ha dato un po’ fastidio, penso si potesse aprire un ciclo. Dobbiamo essere consapevoli che lottiamo per la salvezza, e che la mia squadra ha dimostrato di avere fame, che non mollerà mai niente».
VELOSO – «Ha appena iniziato a correre. Penso sia difficile che recuperi anche contro la Juve, poi vediamo. È il suo solito problema, ci vogliono due o tre settimane perché smaltisca».
ILIC – «Può giocare anche Vieira. Sulla trequarti ci manca Barak, ma sono due opzioni da decidere».
BENASSI – «È un problema serio: a Firenze non trovava spazio, ma ritenevamo potesse darci tanto. È arrivato con un infortunio al polpaccio, che è peggiorato. Ci vuole ancora tanto: lui non corre, dovrebbe iniziare settimana prossima. Magari tra un mese sarà pronto».
ATTACCO – «Di Carmine ha recuperato, anche se non è al top. Molto probabilmente giocherà Favilli».
GENOA – «Hanno recuperato i nazionali e quattro o cinque giocatori che erano positivi. Che la mia squadra sottovaluti la partita mi sembra esagerato, poi chiaramente il Genoa vive una situazione difficilissima. Ma anche noi stiamo vivendo una situazione con tanti infortunati e indisponibili».