Il terzino sinistro della Sampdoria, Tommaso Augello, ha parlato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport.
A 25 ANNI IN SERIE A – «Mi piace affrontare questo discorso. Ho fatto le mie tappe, senza rimpianti. Penso, però, che in Italia si guardi poco a quello che abbiamo in casa, anche in categorie inferiori alla B e alla C, dove ci sono giocatori che potrebbero salire in campionati più importanti. Ho avuto la fortuna di essere stato notato, ma sono contento di quello che ho fatto».
LA GAVETTA – «Mi è servita? Sicuramente. Ma soprattutto penso che se uno arriva in D da un grande club, può avere maggiori difficoltà. Reputo comunque la Serie D più formativa della Primavera di un grande club. Per me fu invece come approdare in Champions League».
UNIVERSITA – «Studio Scienze sociali per le globalizzazioni a Milano. Mi sarei iscritto a Scienze Motorie, ma l’obbligo di frequenza era incompatibile con il calcio. Allora ho scelto questo corso, perché mi interessa».
OBIETTIVO – «Fare il prima possibile 40 punti? Assolutamente sì. Fino a due settimane fa eravamo ancora a zero e sembravamo scarsi… Conta solo non ripetere la stagione passata».
ROSA – «La qualità è aumentata, e ciò gioverà alla Samp. Penso che si possa fare meglio della stagione passata. Damsgaard? Quanta qualità ha quando tocca il pallone. Trasforma in cose semplici anche le giocate complesse. Mostra sempre grande serenità e poi… in campo fatichi a spostarlo».