Domani sera il Milan affronterà la Roma a San Siro, match conclusivo della quinta giornata di serie A. I rossoneri in testa alla classifica cercano la mini fuga e vorrebbero battere una diretta concorrente per la Champions.
CON LA ROMA – «Importante perché abbiamo cominciato bene, e vogliamo continuare a farlo. Affrontiamo un avversario forte e somiglia un po al Milan nella loro costruzione. Hanno inserito giocatori forti, è una squadra con forza fisica e ha tutte le componenti giusta per essere una squadra ambiziosa. Sarà una gara aperta».
MILAN PRIMO – «È’ solo l’inizio del campionato, è una gara importante e proveremo ad approcciare bene con determinazione. Dobbiamo affrontare la gara tecnicamente di alto livello».
PROVA DEL NOVE – «Secondo me sono sempre le prove del nove, dobbiamo giocare al massimo poi valuteremo le cose positive e negative, dobbiamo pensare al nostro percorso e pensare ad ogni singola partita come quella più importante».
I TREQUARTISTI – «Era importante alzare la competitività dentro la squadra, prendere giocatori giovani e forti, abbiamo preso giocatori che hanno alzato il livello, è stata brava la proprietà».
SU CALHANOGLU – «Siamo stati bravi a non far pensare le assenze importanti, per questo volevamo alzare il livello della squadra. Calha e Rebic stanno meglio ma credo che sarà difficile per domani, Rebic sicuramente no».
MIGLIORARE – «Dobbiamo capire meglio i momenti della partita, quando c’è bisogno di alzare i ritmi o quando bisogna palleggiare. E’ una crescita che arriverà col tempo. La crescita deve essere continua e costante».
I 5 CAMBI – «Capisco le dichiarazioni di Gasperini, ma devi inserire i nuovi e dargli la possibilità di metterli alla prova. Facendo questo devi mettere in preventivo che qualcosa possa non essere riconosciuto come identità. La nostra identità è bella chiara, per i nuovi arrivati è facile capire come muoversi in campo. Io onestamente vedo solo aspetti positivi nelle 5 sostituzioni. Penso a schierare l’11 migliore per l’inizio gara, la preparazione alla partita è l’aspetto più importante del mio lavoro. Ora è più complicato perché la facciamo in due giorni, mi piace pensare che avere 5 cambi mi permette di cambiare caratteristiche e partite. Fin quando ci daranno di andare con 23 giocatori credo che sia l’aspetto più giusto sfruttare tutti i giocatori a disposizione».
MATURAZIONE DEL GRUPPO – «Mi piace definire i miei giocatori giovani ma maturi, me lo dimostrano con i comportamenti. Abbiamo anche personalità forti come Romagnoli, Kjaer, Donnarumma. Non è la carta d’identità a dire se siamo maturi, ma i comportamenti. Siamo consapevoli del nostro percorso. La nostra forza è quella di mantenere un equilibrio mentale. Dopo le critiche abbiamo pensato solo a lavorare, ora dobbiamo fare lo stesso anche se riceviamo complimenti. Anzi, ho chiesto alla squadra di dare ancora di più per diventare davvero ambiziosi. È bello che le aspettative si siano alzate”.
DONNARUMMA – «L’avevo solo affrontato da avversario e potevo solo apprezzare le qualità tecniche. Qui ho trovato un ragazzo più grande rispetto alla sua età. Nella mia esperienza la sua crescita è stata continua, la sua disponibilità è tanta e sta crescendo in tutto quello che fa, dall’alimentazione alla cura dei particolari, è già di altissimo livello ma ha ancora tanti margini di miglioramento. Sono molto soddisfatto del suo approccio. Non sono preoccupato per il futuro perché fin quando vedo giocatori così attenti e positivi sono tranquillo e so che la società sta lavorando in una determinata direzione”.
SU TONALI – «Con il Celtic ha avuto un inizio gara non semplicissimo ma poi è cresciuto, sta ancora cercando la miglior condizione. Ha bisogno di un po’ di tempo ma è un giocatore forte e maturo e sono sicuro che può essere un titolare di questa squadra».