Siamo giunti alla quarta stagione di Serie A in cui gli arbitri possono usufruire dell’aiuto della Video Assistant Referee.
Tecnologia istituita nel 2017-2018. La prima decisione dopo aver consultato il VAR, venne presa da Maresca in Juventus-Cagliari, alla prima giornata: rigore per i sardi al 37′ poi parato da Buffon.
Nel corso degli anni le polemiche non sono diminuite ma, anzi, al contrario di quanto ci si potesse aspettare, sono aumentate. Ultimo caso, la partita di ieri sera tra Milan e Roma dove l’arbitro Giacomelli ha assegnato due rigori inesistenti senza consultare il VAR.
Ma come mai non lo ha fatto? Sarà stato richiamato da Nasca per rivedere gli episodi? Nel caso in cui fosse andata così, poteva rifiutarsi di guardare il replay e conseguentemente cambiare decisione?
Questo non lo sapremo mai. Il minimo che possiamo fare è andare a leggere il testo della Circolare n.1 che l’AIA pubblica all’inizio di ogni stagione sportiva, in cui vengono illustrati i cambiamenti del Regolamento rispetto all’edizione precedente.
Ed ecco quanto viene riportato nel Regolamento.
1. PRINCIPI
L’utilizzo dei VAR in gare di calcio è vincolato a una serie di principi, che devono essere applicati in ogni gara in cui è previsto l’utilizzo dei VAR.
1. Un VAR è un ufficiale di gara, con accesso indipendente ai filmati della gara, che può assistere l’arbitro soltanto in caso di “chiaro ed evidente errore” o “grave episodio non visto” in relazione a:
a. rete segnata / non segnata
b. calcio di rigore / non calcio di rigore
c. espulsione diretta (non seconda ammonizione)
d. scambio d’identità (quando l’arbitro ammonisce o espelle il calciatore sbagliato)
2. L’arbitro deve sempre prendere una decisione, ciò vuol dire che all’arbitro non è consentito omettere una decisione e poi utilizzare il VAR per assumerla; la decisione di consentire al gioco di proseguire dopo una presunta infrazione può sempre essere riesaminata.
3. La decisione iniziale assunta dall’arbitro non sarà modificata a meno che la revisione video non mostri palesemente che la decisione era un “chiaro ed evidente errore”.
4. Solo l’arbitro può iniziare una “revisione”; il VAR (e gli altri ufficiali di gara) possono solo raccomandare una “revisione” all’arbitro.
5. La decisione finale viene sempre presa dall’arbitro, o in base alle informazioni del VAR o dopo che l’arbitro ha intrapreso una “revisione sul campo” (OFR = On Field Review).
6. Non c’è un limite di tempo per il processo di revisione poiché l’accuratezza della decisione è più importante della rapidità nel prenderla.
7. Quando una decisione viene riesaminata, i calciatori e i dirigenti non devono circondare l’arbitro o tentare di influenzare il processo di revisione o la decisione finale.
8. L’arbitro deve rimanere “visibile” durante il processo di revisione per garantire trasparenza.
9. Se il gioco prosegue dopo un episodio che poi viene riesaminato, qualsiasi provvedimento disciplinare assunto / dovuto durante il periodo susseguente l’episodio non viene annullato, anche se la decisione iniziale viene cambiata
(tranne il caso di un’ammonizione o un’espulsione comminata per aver interrotto o interferito con un attacco promettente o un DOGSO).
10. Se il gioco è stato ripreso, l’arbitro non può effettuare una “revisione” tranne che per un caso di scambio d’identità o per una potenziale infrazione da espulsione relativa a condotta violenta, all’atto di sputare, mordere o per gesti estremamente offensivi e/o ingiuriosi.
11. Il periodo di gioco che può essere rivisto prima e dopo un episodio è determinato dalle Regole del Gioco e dal protocollo VAR.
12. Poiché il VAR controllerà automaticamente ogni situazione / decisione, non vi è necessità che gli allenatori o i calciatori richiedano una “revisione”.
2. DECISIONI / EPISODI REVISIONABILI CHE CAMBIANO LA GARA
L’arbitro può ricevere assistenza dal VAR solo in relazione a quattro categorie di decisioni / episodi che possono influenzare l’esito finale di una gara. In tutte queste situazioni, il VAR viene utilizzato solo dopo che l’arbitro ha preso una (prima / iniziale) decisione (compreso lasciar proseguire il gioco), o se un episodio grave non viene visto dagli ufficiali di gara.
La decisione iniziale dell’arbitro non sarà cambiata a meno che non ci sia un “chiaro ed evidente errore” (questo include qualsiasi decisione assunta dall’arbitro sulla base di informazioni ricevute da un altro ufficiale di gara, ad esempio: il fuorigioco).
Le categorie di decisioni / episodi che possono essere riviste nel caso di un potenziale “chiaro ed evidente errore” o “grave episodio non visto” sono:
[…]
b. Calcio di rigore / non calcio di rigore
• infrazione della squadra attaccante nel costruire l’azione che si conclude con
l’episodio del calcio di rigore (fallo di mano, fallo, fuorigioco, ecc.)
• pallone non in gioco prima dell’episodio
• posizione dell’infrazione (all’interno o all’esterno dell’area di rigore)
• calcio di rigore erroneamente assegnato
• infrazione da calcio di rigore non sanzionata
Ed ecco quanto viene riportato nel Circolare, con la spiegazione delle parti modificate.
Procedure – Controllo
Questa sezione si trova alla pagina numero 156 del Regolamento del Giuoco del Calcio – FIGC.
(il testo barrato indica la parte eliminata dal vecchio testo, ndr)
VECCHIO TESTO
«Se il “controllo” indica un probabile “errore chiaro ed evidente” o un “grave episodio non visto”, il VAR comunicherà queste informazioni (ma non la decisione che deve essere assunta) all’arbitro che deciderà se iniziare o no una “revisione”».
NUOVO TESTO
«Se il “controllo” indica un probabile “errore chiaro ed evidente” o un “grave episodio non visto”, il VAR comunicherà queste informazioni all’arbitro che deciderà se iniziare o no una “revisione”».
Spiegazione
«Il riferimento alla decisione finale è rimosso, in quanto il VAR è autorizzato a fornire consulenza all’arbitro sulla
decisione da prendere, ma spetta sempre all’arbitro prendere la decisione finale».
Procedure – Revisione
Questa sezione si trova alle pagine numero 156 e 157 del Regolamento del Giuoco del Calcio – FIGC.
VECCHIO TESTO
«• se il gioco non è ancora interrotto, l’arbitro interrompe il gioco quando il pallone è in una zona / situazione neutra (di solito quando nessuna squadra è impegnata in un’azione d’attacco)
• in entrambe le situazioni, l’arbitro deve indicare che una “revisione” sarà effettuata mostrando chiaramente il gesto dello “schermo TV”.
• il VAR descrive all’arbitro che cosa mostrano i filmati ma non la decisione da prendere, e l’arbitro poi:
• prende una decisione definitiva in base alla propria percezione e le informazioni dal VAR e, se del caso, da
ulteriori indicazioni degli altri ufficiali di gara.
oppure
• va nell’area di revisione per vedere il replay del filmato – “revisione sul campo” – prima di prendere una decisione definitiva. Gli altri ufficiali di gara non rivedranno il filmato a meno che, in circostanze eccezionali, non sia l’arbitro a chiederglielo.
• Alla fine di entrambi i processi di revisione, l’arbitro deve mostrare nuovamente il gesto dello “schermo TV”, seguito immediatamente dalla decisione finale.
• Per decisioni fattuali, ad esempio, posizione di un’infrazione o di un calciatore (fuorigioco), punto di contatto (fallo di mano / fallo), posizione (all’interno o all’esterno dell’area di rigore), pallone non in gioco, ecc., è solitamente sufficiente una revisione del VAR, tuttavia una “revisione sul campo” può essere intrapresa per una decisione fattuale se aiuterà a gestire i calciatori o la gara o “rendere pienamente credibile” la decisione (ad esempio una decisione cruciale nel finale della gara).
• Per le decisioni soggettive, ad esempio intensità di un contrasto falloso, interferenza in un fuorigioco, considerazioni su un fallo di mano, una “revisione sul campo” è spesso appropriata».
NUOVO TESTO
(in grassetto corsivo le parti modificate/aggiunte a partire da questa stagione 2020-2021)
«• se il gioco non è ancora interrotto, l’arbitro interrompe il gioco quando il pallone è in una zona / situazione neutra (di solito quando nessuna squadra è impegnata in un’azione d’attacco) e mostra il gesto dello “schermo TV”.
• il VAR descrive all’arbitro che cosa mostrano i filmati e l’arbitro poi:
• mostra il gesto dello “schermo TV” (se non lo ha già mostrato) e va nell’area di revisione per vedere il replay del filmato – (“revisione sul campo”) – prima di prendere una decisione finale. Gli altri ufficiali di gara non vedranno il filmato a meno che, in circostanze eccezionali, non sia l’arbitro a chiederglielo.
oppure
• prende una decisione definitiva in base alla propria percezione e alle informazioni comunicate dal VAR e, se del caso, da ulteriori indicazioni degli altri ufficiali di gara.
• Alla fine di entrambi i processi di revisione, l’arbitro deve mostrare il gesto dello “schermo TV”, seguito immediatamente dalla decisione finale.
• Per decisioni soggettive, ad esempio intensità di un contrasto falloso, interferenza in un fuorigioco, considerazioni su un fallo di mano, una “revisione sul campo” è appropriata.
• Per decisioni fattuali, ad esempio, posizione di un’infrazione o di un calciatore (fuorigioco), punto di contatto (fallo di mano / fallo), posizione (all’interno o all’esterno dell’area di rigore), pallone non in gioco, ecc., è solitamente sufficiente una revisione del VAR, tuttavia una “revisione sul campo” può essere intrapresa per una decisione fattuale se aiuterà a gestire i calciatori o la gara o a rendere pienamente credibile la decisione (ad esempio
una decisione cruciale nel finale della gara)».
Spiegazione
«• È necessario un solo segnale “schermo TV” per una revisione “solo VAR” (a meno che non sia richiesto anche un
segnale dopo che il gioco è stato interrotto).
• La riorganizzazione del testo sottolinea che sono auspicabili “revisioni sul campo” (OFR) quando l’episodio / la
decisione non è fattuale».