Veronica Squinzi, vicepresidente del Sassuolo, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport, soffermandosi sul futuro del club nero verde.
ORGOGLIO – «Io e mio fratello siamo molto orgogliosi. È la dimostrazione che la determinazione e l’impegno costante portano grandi risultati. Abbiamo sempre il desiderio di raggiungere una meta e poi andare ancora più avanti: è la filosofia della nostra famiglia, del gruppo Mapei e naturalmente anche del Sassuolo calcio. Dietro a ogni cosa che facciamo c’è un obiettivo di crescita».
FAMIGLIA – «La nostra famiglia ha sempre avuto valori importanti come la determinazione, la ricerca dell’eccellenza, la voglia di fare e di innovare. Io e Marco abbiamo respirato questi valori fin da bambini e fanno parte del nostro dna».
MIA MADRE – «Mia madre forse era più coinvolta di mio padre.Teneva tanto al Sassuolo. Lei era estremamente carismatica, metteva cuore, anima e corpo in ogni cosa e ha sempre creduto tanto in quest’avventura».
DIFFICOLTÀ ALL’INIZIO – «Non ci siamo nemmeno posti il dubbio. Tutta la famiglia ha sempre creduto nel Sassuolo. La scomparsa ravvicinata di papà e mamma ha rappresentato un momento durissimo dal punto di vista personale, ma l’azienda era preparata perché composta da un team eccellente. È stato un periodo di tristezza infinita non solo per noi, ma anche per tutti i dipendenti».
ACQUISTO DEL SASSUOLO – «In casa vivemmo subito questa decisione con positività e allegria. La nostra famiglia condivide con lo sport quei valori di fatica, lavoro di squadra, grinta per affrontare le nuove sfide. Era così nel ciclismo, è così nel calcio. La passione verso il club è stata subito fortissima e il progetto adesso è più vivo che mai».
AIUTO DI CARNEVALI – «Fondamentale. E continua a esserlo. Giovanni è una persona di grande competenza e conoscenza del mondo dello sport, con un acume raro. È determinante la sua capacità di definire strategie e attività, ci ha portato grandissimi risultati».
CONVOCAZIONI IN NAZIONALE – «È la conferma che siamo sulla buona strada: vedere Berardi, Locatelli e Caputo in maglia azzurra è stato bellissimo. Non mi chieda un giocatore preferito, non c’è… Tutti sono speciali. Il nostro allenatore De Zerbi ha la capacità di creare un gioco che interpreta bene la nostra filosofia e consente ai ragazzi di mettersi in mostra».
OBIETTIVI – «Non ci precludiamo nulla. Il futuro sportivo sta nelle mani e… nei piedi dei giocatori. Noi continueremo a investire sui giovani e sulle donne. Far crescere qui i futuri campioni del calcio italiano è un obiettivo importante. Abbiamo creato il progetto S, che coinvolge i ragazzi del settore giovanile, è molto innovativo, un elemento distintivo di una responsabilità sociale che promuove la crescita sportiva e personale. Abbiamo investito tanto nelle infrastrutture, il Mapei Stadium funziona bene e il Football Center è il nostro fiore all’occhiello».
CONSIGLI DA LASSÙ – «I consigli arrivarono tempo fa, siamo sempre stati una famiglia molto unita. La visione illuminata e la caratura morale di papà e mamma sono ogni giorno insieme a noi».