di Giovanni Benvenuto
É il 6 novembre del 1999 e Perugia-Bari termina col punteggio fissato sul 2-1 per la squadra pugliese. Nessuno poteva mai immaginare cosa sarebbe successo dopo: due titani della cosiddetta guerra calcistica, il volitivo Luciano Gaucci e il compianto patron barese Vincenzo Matarrese, stavano quasi per dar vita a un duello d’antologia.
Il Perugia viene sconfitto per la prima volta in campionato ma il match col Bari comincia subito a diventare una vera e propria bagarre senza esclusione di colpi. Siamo al nono minuto di gioco della prima frazione quando il direttore di gara non fischia un colpo proibito del difensore Duccio Innocenti, che in piena area di rigore avversaria dà una gomitata a Renato Olive. Risultato? Zigomo rotto e tensione sugli spalti che si taglia con un coltello. Arbitro in questo caso impassibile, ma tutte le televisioni fanno rivedere il replay attivando una girandola di polemiche degne da osteria e da tifo sfrenato.
Faccia a faccia
Gaucci «sclera» fuori dagli spogliatoi: il mirino è puntato sul fischietto Pellegrino, arbitro di Barcellona Pozzo di Gotto che incredibilmente rimane indifferente alle urla e alle provocazioni del pittoresco patron del grifo. Dall’altra parte della barricata Matarrese non resta con le mani in mano: «Il giocatore è in ospedale e lei non ha fatto niente, vergogna…», esclama Gaucci, e Matarrese (complice anche il risultato finale sul tabellone) risponde: «Gaucci! Noi siamo di Serie A!». Una risposta che sembra quasi come una goccia che fa traboccare il vaso, già stracolmo di rabbia, tensione e foga agonistica che supera qualsiasi cosa.
La contro-risposta? La seguente: «vai a fare in c…, mortacci tuoi!». Ancor oggi le tifoserie delle due squadre non dimenticano quel faccia a faccia in salsa trash che ha fatto il giro di tutte le emittenti locali, nazionali e non. Anche su Youtube, dove tra trend musicali e video virali i due presidenti sono rimasti tra i video più cliccati dagli italiani. Perugia e Bari adesso non militano più in A, quel che è certo è che la lite Gaucci-Matarrese è una pietra miliare di un calcio che ormai non esiste più.