Roberto De Zerbi, allenatore del Sassuolo, ha parlato ai microfoni di SkySport al termine della sfida contro l’Udinese, terminata con il risultato di 0-0. Queste le sue parole.
Sul match odierno: «Oggi chiaramente sono rammaricato perchè non abbiamo vinto e tirato in porta, però oggi abbiamo fatto una partita di maturità, perchè il calcio è fatto da due squadre, se si gioca da soli si prendono contropiedi pericolosi. Questo tipo di partite le ritroveremo in campionato, quindi dovremo ripeterci, cercando di migliorare negli ultimi venti metri, nel dettaglio. Le squadre europee e i top club ogni tanto capitano perdano subendo il contropiede e noi per due anni lo abbiamo fatto. Avevo chiesto ai miei di accettare lo 0-0 se volevamo provare a vincerla. Abbiamo tirato un po’ poco, in questo si può migliorare, ma fino ai settanta metri siamo stati perfetti».
Sulle difficoltà in attacco: «Sì, serviva un pizzico di follia, spirito d’iniziativa, assunzione di responsabilità, negli ultimi trenta metri ci vuole questo. Questa mattina ci chiedevamo col mio staff se fosse stato giusto non mettere una torre in rosa e oggi forse ci poteva stare, ma quando hai un’identità così è difficile cambiare stile, poi c’è da dire che avevamo diversi elementi non al meglio».
Sulle soluzioni offensive: «Con gli smarcamenti, gli uno due, l’attacco della profondità. così, ci sono tanti modi per riuscire comunque a essere pericolosi».
Sempre sulla tecnica: «I giocatori di qualità in queste partite si devono esaltare, quando gli spazi sono stretti serve una giocata e tutti i nostri sono in grado di farla. La torre verrebbe esclusa dall’identità che abbiamo, a pochi secondi dalla fine cercavamo ancora il palleggio per entrare in area palla a terra».