Queste le parole di Salvatore Sirigu, portiere del Torino e della Nazionale.
NAZIONALE – «Purtroppo siamo in un momento in cui club e dirigenti hanno paura, così come la gente; è una situazione così particolare che nascono dubbi sul controllo del virus, ma quando andiamo in ritiro ci sono protocolli ancora più rigidi. C’è sicurezza anche e soprattutto quando dobbiamo fare dei viaggi, ma capisco che ci possano essere dei dubbi. L’importanza della nazionale rimane però indiscussa».
TORINO – «Club e Nazionale, per me, sono due cose che non andrebbero mischiate. Ovviamente speronata via la nuvola nera che aleggia su di noi. Non ci siamo ancora ripresi dalle scorie dei risultati, ma sappiamo che ci vuole tempo: sia per tornare ai nostri livelli, sia per poter applicar quello che ci chiede il mister, che ha bisogno di tempo anche lui. La pausa per la Nazionale serve anche mentalmente per poter staccare un po’».
CAPITANO – «L’ultima volta la fascia è stata data a Stephan e sono stato molto contento per lui. La fascia è importante per chiunque, così come giocare per la Nazionale: deve portare orgoglio e privilegio. Giocare per questi colori ed esserne capitano deve essere il massimo per un professionista. La fascia, però, siamo ben consapevoli di chi la porta e di chi la indossa sul serio».