di Andrea Sperti
La Serie A è iniziata da appena sette giornate ma ha già regalato emozioni, gol e qualche sorpresa. Oggi, quindi, vi vogliamo indicare le 5 cose più interessanti che, a nostro avviso, sono accadute nel massimo campionato italiano, parlando di squadre e giocatori che ci hanno impressionato positivamente.
Sassuolo di De Zerbi
Il tecnico ex Foggia ha detto di studiare calcio 24 ore al giorno, per migliorare e creare un Sassuolo sempre più forte. L’esplosione di Locatelli, insieme alla piacevole sorpresa Maxime Lopez ed alle conferme Caputo, Boga, Berardi e Djuricic, rendono la formazione nero verde una squadra dal grande potenziale, soprattutto offensivo, che adesso occupa il secondo posto in classifica e sogna l’Europa, magari anche quella dei grandi.
Tommaso Pobega
2 gol in campionato ed altrettanti con la maglia dell’Italia Under 21 nella sfida contro l’Islanda, è questo il bottino del giovane centrocampista in avvio di stagione. Pobega è scatenato e sta mantenendo le grandi aspettative che avevano su di lui a La Spezia. Il Milan, in ogni caso, ha la possibilità di riportarlo in rossonero la prossima stagione e, se l’ex Ternana dovesse continuare così, non è escluso che Pioli voglia puntare sul giovane e promettente talento classe ’99. Il tiro da fuori è la specialità della casa, ma anche gli inserimenti senza palla possono diventare un fattore importante, per un ragazzo con ampi margini di miglioramento.
Marco Silvestri
A San Siro è sembrato quasi insuperabile, ma già in altre occasioni l’estremo difensore del Verona è parso in ottima forma. A 29 anni Silvestri è maturato definitivamente ed adesso è un portiere di ottimo livello, con tante squadre pronte a portarlo via ai gialloblu e l’Inter che vorrebbe farlo diventare il nuovo Handanovic. Ora, però, c’è ancora una stagione da vivere con la formazione veneta, provando a conquistare la salvezza ed anche una convocazione al prossimo Europeo.
I gol di Caicedo
Nel 2020 è successo davvero di tutto, ma soprattutto è stato cambiato il nome alla vecchia “zona Cesarini”, che da adesso in poi è stata ribattezzata “zona Caicedo”. I gol nei finali di gara contro Torino e Juventus hanno permesso alla Lazio di guadagnare 3 punti quando ormai tutto sembrava compromesso. L’attaccante ecuadoregno ha detto di aver studiato gli avversari e capito quando colpire, ma segnare sempre alla fine sembra essere una sua dote innata.
Zlatan Ibrahimovic
Non sappiamo bene che aggettivo utilizzare per descriverlo perché probabilmente sono stati già usati tutti. Forse la lingua italiana dovrebbe dedicargliene uno fatto su misura per lui. L’attaccante svedese, intanto, segna, crea ed è diventato imprescindibile per i rossoneri, nonostante i rigori sbagliati. A 39 anni ha la voglia di vincere di un ragazzino e la forma fisica di un atleta con almeno 10 anni in meno. Ora sarà importante vedere se riuscirà a giocare così per tutto il campionato, perché il Milan ha sempre bisogno del miglior Zlatan.