Inter, Conte: «Out solo Pinamonti. Ad Eriksen ho dato molte chances…»

by Redazione Cronache
conte

L’Inter torna in campo: domani alle 15, i nerazzurri saranno impegnati a San Siro contro il Torino. Come di consueto, il tecnico Antonio Conte presenta la partita in conferenza stampa.

CLASSIFICA CORTA – «Sinceramente mi auguro che questo equilibrio rimanga fino alla fine, perché più squadre saranno coinvolte nella corsa allo scudetto e alla zona Champions, più dovranno emergere alcune situazioni come il lavoro, l’organizzazione e la mentalità. Quindi me lo auguro che duri, a differenza degli anni passati dove non c’è mai stato. Nell’equilibrio emergono questi valori».

POSSESSO PALLA – «Sono numeri importanti, vuol dire che la squadra ha raccolto meno di quanto meritava. Conosciamo le statistiche, in entrambe le fasi. Noi concediamo veramente pochissimi tiri in porta, però c’è un’alta percentuale realizzativa quando ci tirano in porta. Sono numeri positivi, dobbiamo essere più bravi nell’efficacia in zona gol. Poi non concediamo tanto, questo è il problema: concediamo pochissimo, molto meno che l’anno scorso o in anni passati. Però in questo momento quando hanno tirato ci hanno fatto gol».

DOPO LA SOSTA I RISULTATI – «Se si riferisce ai risultati, sicuramente potevamo fare meglio. Per quello che stiamo producendo e facendo in campo, mi auguro di rivedere le stesse cose, di essere bravi anche a portare a casa un risultato positivo. Alla fine, anche se hai delle partite in cui comunque giochi e domini, crei situazioni da gol, ma poi alla fine pareggi o perdi, diciamo che si vede sempre il bicchiere mezzo vuoto. Dobbiamo cercare, oltre alla prestazione, di fare risultato, che cambia i giudizi, gli umori e tante situazioni».

ERIKSEN PLAY BASSO – «No, secondo me no. È un ruolo che penalizzerebbe troppo il calciatore. Christian ha una dote importante secondo me, ha un calcio importante, sia di destro che di sinistro. Se gli togli la migliore dote e lo metti davanti alla difesa snaturi totalmente il giocatore. Questo è un giudizio tecnico che vi do, poi altri ne potranno dare altri. Però penso che quello dell’allenatore sia molto più importante, rispetto ad altri che se lo immaginano in altre situazioni».