di Giovanni Benvenuto
Un cioccolatino servito verso la porta, un tiro secco e preciso che non lascia scampo al portiere e la palla che gonfia la rete. La prima volta non si scorda mai, quando la sfera si insacca e il pubblico è in visibilio sugli spalti. Ventotto anni fa iniziava quella che poi sarebbe diventata una vera e propria girandola di gol per Alex Del Piero. È vero: tutti non hanno scordato le prodezze con la maglia della Juventus, ma la marcatura segnata contro la Ternana resta tutt’ora l’unica con una casacca diversa da quella bianconera. Un battesimo avvenuto però da subentrante e non da titolare.
Il momento
Il 22 novembre il Padova affronta la Ternana per il match valido per la dodicesima giornata di Serie B. Del Piero non è nella formazione iniziale, con il mister Mauro Sandreani che decide di tenere in panchina il gioiellino nato a Conegliano Veneto. La Ternana non è un avversario ostico, anzi decisamente abbordabile con il club biancorosso che al termine della prima frazione di gioco fissa il punteggio sul 2-0.
E poi? Arriva il momento clou, quello che ogni calciatore attende da quasi una vita. Sandreani decide di effettuare un cambio dato l’incontro ormai in cassaforte. Fuori Roberto Simonetta e dentro proprio Del Piero. Il numero di maglia? Ovviamente non è il dieci, ma il sedici. Pinturicchio (soprannome poi affibbiatogli da Gianni Agnelli ai tempi della Juve) dopo tredici minuti va in gol con una facilità estrema: palla che sfila, estremo difensore di fronte e colpo da biliardo che finisce nell’angolino basso.
Successivamente Del Piero condivide la gioia del gol con Di Livio, quest’ultimo poi autore del quinto gol che mette il punto esclamativo a una vittoria roboante. Pochi anni dopo i due si rincontreranno nella Juve, dove in una sera di maggio all’Olimpico alzeranno la Coppa dei Campioni. Ma questa è un’altra storia, o meglio l’inizio di una favola calcistica.