Dieci anni fa, quattro giorni dopo il suo 25esimo compleanno, Wayne Rooney scuoteva le fondamenta dell’Old Trafford chiedendo di essere ceduto. Solo l’intervento di Sir Alex Ferguson gli fece cambiare idea, due giorni dopo, e il 22 ottobre firmò un contratto per altre cinque stagioni . Ma cosa successe in quelle 48 ore? Lo ha raccontato lo stesso Rooney su United Podcast: «Nella mia testa, in quel momento, in quel periodo di due giorni, ero pronto a trasferirmi in Spagna. Idealmente mi sarebbe piaciuto andare al Barcellona, ma sembrava molto più probabile che sarei finito al Real Madrid. Ricordo che immaginavo di giocare con Messi, Xavi, Iniesta e Busquets. A quei tempi Messi non giocava come ora, pensavo di potermi inserire perfettamente. Potevo scendere per prendere la palla e far correre quei giocatori da dietro. Anche il Chelsea e Mourinho voleva ingaggiarmi. Real Madrid, Barcellona e Manchester City erano le squadre interessate, ma col City non ci fu nulla. Le altre tre opzioni (Barça, Real e Chelsea) erano molto più reali».