Andrea Stabile, oggi 59enne, è stato un ex difensore dello Spezia. In un match del 1988 contro il Napoli Stabile racconta a Città dello Spezia la sua favola: quella di aver marcato El Pibe de Oro Diego Armando Maradona.
SULLA MORTE DI DIEGO – «Veramente un grande dispiacere, a sessant’anni c’è ancora tanta vita da vivere. Poi lui è stato etichettato in maniera negativa per quella che è stata la sua vita privata e questo aspetto ha a tratti offuscato quello che ha fatto da calciatore. Purtroppo per lui ha scelto quella strada. Mi è venuto in mente il film di Kusturica che lo racconta, in cui Maradona stesso diceva: «Sai che giocatore sarei stato se non avessi tirato cocaina?». La risposta se l’è portata con sé».
SULLA MARCATURA A DIEGO – «Carpanesi leggeva le formazioni e dava disposizioni: «Tu Stabile, marchi Maradona». In quel momento, sentire pronunciare quel nome… mi sono reso conto di cosa stava per succedere. E’ il fiore all’occhiello della mia carriera, in queste ore mi stanno chiamando in tanti che ricordano proprio quella partita. «Hai marcato Maradona!», è qualcosa da raccontare davvero».
SULLA PARTITA – «I contrasti ci sono stati, d’altra parte quelle erano le mie caratteristiche: il tackle e la ripartenza. Ma con grande rispetto, non puoi pensare di affrontare un giocatore così facendogli male o calcando un’entrata. Io sono stato ammonito dopo pochi minuti perché gli ho strappato la maglia. Mi è andato via sulla fascia e l’ho trattenuto. Le mani bisogna usarle, fa parte del mestiere, soprattutto con quel tipo di calciatore. Qualche calcetto forse, ma penso di essere stato corretto. Siamo andati sotto di un gol con Francini solo dopo il settantesimo, poi subito il pareggio di Ceccaroni su rigore. Avevamo avuto anche due discrete occasioni con Tacchi e Telesio, entrambe su palle filtranti di Chiappino. Però Maradona era già salito in cattedra. Non ha segnato, ma si è procurato due punizioni dal limite. La prima fu quella che colpì la traversa e su cui Carnevale segnò in ribattuta. Poi fu ispiratore con Alemao anche del terzo gol, ancora di Carnevale. Tutti segnati negli ultimi dieci minuti. Ce la siamo giocata alla pari, a nostro modo, almeno per tutto il primo tempo. No, non abbiamo affatto sfigurato».
SULLA MAGLIA – «Io gliel’ho chiesta ovviamente, ma mi indicò un bimbo in sedia a rotelle a bordo campo e mi disse che l’aveva già promessa a lui. Anche questo penso racconti un po’ del Maradona uomo».