Romelu Lukaku. L’uomo della provvidenza, l’uomo della speranza, l’uomo dei gol importanti, l’uomo che ha tenuto acceso una fiammella che si stava spegnendo per colpa della pioggia battente del Borussia Park.
Due gol decisivi, di quelli che ti fanno capire perché l’Inter ha speso quasi 80 milioni di euro per portarlo a Milano due estati fa e perché Conte lo schieri sempre e punti su di lui, in campionato come in Europa.
Il belga è una macchina da gol. Non tocca molti palloni, ma almeno la metà li butta dentro, con rabbia e voglia, quella che è mancata spesso ai nerazzurri in questo inizio di campionato. Ha segnato, ha esultato ed insieme a lui lo ha fatto un popolo intero, dal divano caso, mentre la paura per il tempo che passava diventava sempre più forte, pressante, quasi insopportabile.
L’Inter non ha passato il turno, anzi. Dovrà battere lo Shakhtar e sperare, ma ha ancora una possibilità e tutto questo lo deve solo al centravanti ex Manchester United.
In Serie A ha segnato già 7 gol in 8 partite, mentre le 2 reti di oggi sono state le prime siglate in Champions League in questa stagione. Adesso l’obiettivo è proseguire, inseguendo il sogno Scudetto e conquistando il passaggio del turno agli ottavi di Champions League.
Ad attendere i nerazzurri ci saranno i più forti e non aspetteranno troppo tempo. Romelu e l’Inter lo sanno e non vogliono tardare all’appuntamento con il destino.