Rino Gattuso, tecnico del Napoli, ha parlato a Sky Sport dell’ultima gara e di quella di domani d’Europa League contro l’AZ.
SQUADRA – «La squadra è forte tecnicamente, ma non solo nella mia gestione non può permettersi di non metterci il veleno ed una corsa in più, la qualità ti fa vincere le partite, ma non tutte. Ci vuole una grande testa, voglia, l’obiettivo unico, bisogna giocare sempre insieme nel bene e nel male, la squadra non può farne a meno».
POSSIBILITÀ TATTICHE – «A me sembra di sognare. Io su un centinaio di partite ho sempre fatto 4-3-3, è il mio modulo, col 4-2-3-1 ne ha fatto 4-5. Non è una questione di modulo, di numeri, i giocatori forti bisogna farli giocare ma se non ci mettiamo in testa che serve una corsa in più qualcuno deve restare fuori, ma mi piace far giocare chi ha qualità. Ma ne parliamo troppo, non è un problema di modulo, ma di voler far fatica».
INSIGNE – «Mi aspetto ancora di più, è il capitano, voglio vederlo con meno muso, non è più un 23enne, deve fare quel salto di qualità quando gli rompo le scatole tutti i giorni. È musone, lui lo sa, ha ancora tanti anni e deve migliorare quest’aspetto. Poi tecnicamente e per il sacrificio è impeccabile, ma lo vorrei più allegro e meno musone, non deve fare 2-3 giorni di mutismo quando si spegne la luce. Ma lui lo sa».
PARTITA CON AZ – «Partita difficilissima, complicata, partita che dopo di noi non ha più perso, ha sempre fatto risultato, se gli dai campo ti fa male. Ci vuole una gara di livello, di rispetto. Turnover ridotto? Vediamo, il modulo perché col 4-3-3 ho solo Elmas per fare la mezzala oltre Fabian e Zielinski, poi gli altri Baka, Lobotka e Demme sono vertici bassi».
ASSENZA OSIMHEN – «Sì, mi scoccia, anche vederlo arrabbiato, la sta vivendo male. Dobbiamo essere bravi noi a farlo sentire tranquillo, speriamo guarisca in fretta».
MERTENS – «Sta sbagliando tecnicamente, ma fisicamente rincorre, aiuta i compagni, lui lo sa che sta sbagliando qualcosa ma è fondamentale per noi per lo spirito. Lui è uno che in quelle occasioni ha la colla al piede e deve giocarle meglio».