Non solo non doveva giocare, ma alla fine gioca e segna pure. Quinta rete in campionato domenica per Aaron Hickey, terzino sinistro del Bologna, vicecapocannoniere dei rossoblù assieme a Musa Barrow, dietro Arnautovic. Sorpresa: 19 anni, tanta versatilità e un cognome curioso. Cerchi sul dizionario inglese e hickey vuol dire “succhiotto”. Gira voce che i suoi primi allenatori non sapessero se fosse destro o mancino, ora è l’unico scozzese della Serie A assieme all’empolese Liam Henderson, a oltre sessant’anni dall’ultimo, il sampdoriano Graeme Souness. Al primo anno di A, Hickey ha già segnato la metà delle reti del miglior marcatore scozzese in Italia, Denis Law. «Non mi aspettavo di giocare così tanto – si è raccontato al Guardian – ma adoro Bologna, la squadra e la città». La notte prima di giocare contro l’Inter, il 4 dicembre 2020, ha sognato San Siro. Il giorno dopo, però, s’è trasformato in incubo: il Bologna ha perso 3-1, doppietta di Hakimi e gol di Lukaku.
✍️ | UFFICIALE!
Aaron Hickey è un nuovo giocatore del Bologna ❤️💙
𝗛𝗘’𝗦 𝗛𝗘𝗥𝗘 𝗔𝗡𝗗 𝗛𝗘’𝗦 𝗥𝗘𝗔𝗟 🏴
#WeAreOne pic.twitter.com/UKXAa4gd9m
— Bologna Fc 1909 (@BfcOfficialPage) September 24, 2020
Hickey, Bologna e succhiotti
Hickey nasce nel 2002 a Glasgow e cresce nelle giovanili nell’Heart of Midlothian. A 12 anni entra nell’academy del Celtic: quattro anni dopo, nel 2018, Hickey torna a Edimburgo. Prima di cederlo, però, i biancoverdi si assicurano il 30% della futura rivendita. Ci hanno visto lungo. Sì, perché Hickey debutta il 10 maggio 2019, a 16 anni. Il suo allenatore si chiama Craig Levein ed è una leggenda dell’Heart of Midlothian: ha giocato qui 14 anni come difensore – centrale – ed è pure stato c.t. della Scozia tra 2009 e 2012. Di Hickey, Levein dice: «È proprio un ottimo difensore. Non so se farà il terzino sinistro, potrebbe pure giocare a centrocampo». Sì, perché la Scozia oggi ha una curiosa abbondanza di terzini sinistri. C’è Andy Robertson del Liverpool, c’è Kieran Tierney dell’Arsenal. Anche grazie a loro due, la Tartan Army è riapparsa l’estate scorsa: mancava dal 1996 a un Europeo, dal 1998 a un Mondiale. Tutte apparizioni al primo turno tipo Italia ’90, una sola vittoria – a Genova – contro la Svezia dell’atalantino Strömberg.
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«Va al Celtic come centrocampista…»
All’Europeo 2020, il c.t. Steve Clarke ha addirittura dovuto usare il 3-5-2 pur di far giocare contemporaneamente due terzini sinistri. Già citati: Tierney dell’Arsenal nei tre difensori, Robertson del Liverpool qualche metro più avanti. Ecco, pensa dove potrebbe giocare Hickey in una Nazionale con gli altri due. Tutto sommato, forse ha ragione Levein: «È nato centrocampista, è andato al Celtic come centrocampista ed è tornato da noi». Ma siamo rimasti al 10 maggio 2019, quando il 16enne Hickey debutta con gli Hearts. Curiosamente, 15 giorni dopo si gioca la finale di Coppa di Scozia. Da un lato c’è il Celtic, dall’altro l’Heart of Midlothian. Ovviamente Hickey gioca con questi ultimi. Ha 16 anni e 348 giorni: è il secondo calciatore più giovane in una finale di Coppa scozzese. Magra soddisfazione: vince il Celtic 2-1, il francese Odsonne Édouard – che al PSG giocava con Christopher Nkunku e Ikoné – fa doppietta. Quel Celtic ha in panchina l’ex genoano Ntcham e Toljan, che poche settimane dopo si accaserà al Sassuolo.
🇮🇹 Now ripping it up in Serie A, Aaron Hickey only scored one goal for Hearts…
Fair to say it was a memorable one! 🤩#TBT | @JamTarts pic.twitter.com/S2Vbm0wW1F
— SPFL (@spfl) January 20, 2022
Cuori, Loch Ness e gol
Nel 1818, Sir Walter Scott scrive il romanzo The Heart of Midlothian. Oltre cinquant’anni dopo, a Edimburgo nasce l’Heart of Midlothian. Niente romanzi, stavolta: è una squadra di calcio. La più vincente della capitale scozzese: 4 campionati e 8 Coppe di Scozia (per fare un parallelo, i Rangers di titoli ne hanno 55 e il Celtic 51, ma pazienza). È un po’ come a Glasgow, in fondo: se il Celtic gioca l’Old Firm coi Rangers, gli Hearts giocano il derby di Edimburgo con gli Hibs.
Ma torniamo a Levein: «Ho fatto debuttare Hickey perché s’allenava così bene, è cresciuto tanto». Infatti: nel 2018/19, il terzino gioca 22 partite e segna un gol. Un solo gol, splendido, nel derby contro gli Hibs. Wow. È il settembre 2020 quando Aaron Hickey diventa il primo britannico nella storia del Bologna. Gli emiliani lo pagano 1,5 milioni di sterline ed è curioso, perché su di lui c’erano pure Manchester City, Bayern e OL. Secondo Levein, il Celtic ha provato 5/6 volte ad acquistare Hickey. Ironia della sorte: era loro, lo rimpiangono. Flash forward: il Bologna presenta lo scozzese con un video a tema Loch Ness e lui ingrana. L’anno scorso gioca 11 gare e si alterna con Dijks prima di farsi operare alla spalla, quest’anno ha già giocato 31 partite. Cinque reti finora: a settembre segna al Genoa, a ottobre alla Lazio, poi Fiorentina, Sassuolo e Udinese. Chi lo ferma?