Intervenuto ai microfoni di Rai2, a La Domenica Sportiva, il presidente dell’AIA, Marcello Nicchi, ha espresso dichiarazioni molto importanti per quel che riguarda il Var e la sua possibile assenza alla ripresa del campionato.
«Potrebbe essere una cosa che ci viene costretta. Come sapete oggi la VAR viene fatta in furgoni, ambienti angusti, vicini ad altri operatori che non sai chi ha frequentato prima di arrivare lì. Si rischia che non ci siano le distanze di sicurezza, io auspico che non accada, ma potrebbe esserci anche questo problema. Questo però è un discorso della Serie A, ma mi preme il discorso dei Dilettanti: come si fa a mandare un ragazzo di 18 anni in campi di provincia dove non saprà a cosa va incontro? Se dovessimo ripartire domani, noi non ci saremmo. Gli arbitri sono preoccupati di poter rivedere le proprie famiglie, e bisogna cominciare a ragionare prima sulle cose. Io spero che il VAR ci sia, se dovesse mancare sarebbe però per un’emergenza sanitaria».
«Noi siamo pronti. Gli arbitri sono rispettosi delle disposizioni e stanno lavorando tecnicamente in video conferenza con gli organi tecnici, ma, prima di passare alla fase due c’è da preoccuparsi. Sono la figura più a rischio perché si muovono da soli, con i treni, gli aerei, frequentano aeroporti, stazioni. Bisogna ponderare tutto perché non si possono mandare gli arbitri allo sbaraglio senza garanzie».