Damiano Tommasi, presidente dell’Associazione Italiana Calciatori, è intervenuto ai microfoni di Radio Rai:
«I decreti precedenti consigliavano comunque di fare attività fisica lontani da casa. Il tema è la prospettiva, si tornerà ad allenarsi quando ci sarà una prospettiva. Si stanno cercando modifiche regolamentari per andare oltre il 30 giugno. Serviranno 45 giorni per giocare ogni tre giorni, sarà un calendario complesso per finire la stagione».
SUGLI STIPENDI – «In Lega Pro e in Serie D diversi ragazzi hanno stipendi con cui pagano affitti o mutui. La fascia più alta riguarda il tema della patrimonizzazione delle società: senza calciatori non c’è patrimonio. Dipenderà tutto dal tornare in campo. La richiesta di cassa integrazione riguarda le categorie più basse, con gli stipendi minimi».
SUI FALLIMENTI – «Sparire interi campionati? No, però molte società sono legate a presidenti con industrie e la loro priorità sono i lavoratori di quelle aziende. Molti presidenti hanno la possibilità di restare comunque nel mondo del calcio, che diminuirà di molto i ricavi».