Messi è un mostro, un vero fenomeno. Un giocatore così nasce una volta ogni cento anni, tutto vero. Ma nella nottata che ha regalato all’Argentina la matematica qualificazione al Mondiale in Russia, c’è stato un episodio passato quasi in sordina, travolto dalla tripletta del folletto di Rosario.
Avete notato lo “strano” atteggiamento con cui il difensore centrale colombiano Dario Aimar ha affrontato Leo Messi in occasione del secondo gol che ha spalancato le porte alla vittoria dell’Argentina? Un contrasto morbido che più morbido proprio non si può. Forse un po’ troppo.
Giudicate voi.