Alessio Cragno, portiere del Cagliari e della Nazionale, e protagonista della 4° puntata del format ’15 secondi con…’ in esclusiva su Cronache di Spogliatoio, ha risposto a 5 domande, ognuna il tempo di una Instagram stories, raccontando se stesso e la vita dentro al campo.
«Il primo ricordo legato al pallone è al campetto sotto casa. Ne stavano costruendo uno in sintetico e avevamo solo la base in cemento. Ci sono state le prime ginocchia sbucciate. Riti scaramantici? Nello spogliatoio ne ho visti tanti, ma avevo un compagno che utilizzava gli stessi parastinchi da sempre, erano distrutti e stavano insieme per miracolo. Prima di entrare in campo non ho una canzone preferita: vado sulle canzoni del momento, a volte neanche ascolto la musica. Le prime persone che ho ringraziato dopo aver firmato il primo contratto da professionista? Sono stati i miei genitori che avevano fatto tanti sacrifici per avermi permesso di arrivare a quel primo grande traguardo. Il primo poster che ho avuto in camera è stato uno di quelli che si trovano negli inserti dei giornali: era della Fiorentina quando giocava in Serie C2, quindi un po’ di tempo fa».