Tanti auguri Luciano! Spalletti festeggia oggi le Nozze d’Argento con la serie A: 25 anni di panchine a cominciare dalla prima, risalente al 31 agosto 1997, un Empoli-Roma in cui, alla guida dei neopromossi toscani, si arrese con onore per 3-1 alla Roma di Zeman (e Balbo autore di una doppietta) sul campo neutro di Firenze. I suoi primi punti arrivarono due giornate dopo, in un sudatissimo 1-0 al Castellani contro la Lazio. Da allora una carriera continua e brillantissima, in cui non è mai stato ultimo in classifica e invece è stato in testa da solo con tre squadre diverse (Roma, Inter e Napoli) pur senza mai vincere lo scudetto – primato non esattamente piacevolissimo, condiviso con Francesco Guidolin.
Ma qual è la top 10 degli allenatori più longevi della storia della serie A, ovvero quelli che hanno rovesciato più volte la clessidra tra la loro prima e ultima apparizione in massima serie? Una top 10 per nulla banale, visto che ne sono fuori sia Spalletti che un altro dei Grandi Vecchi della storia del nostro calcio, Giovanni Trapattoni, la cui epoca non è durata più di 26 anni e un mese…
Gli allenatori più longevi della Serie A
10) Cesare Maldini 17 febbraio 1974-17 giugno 2001
27 anni, 4 mesi – in mezzo, una lunga pausa da tecnico federale, prima assistente di Bearzot, poi ct dell’Under 21 più forte e vincente di sempre e infine anche commissario tecnico della Nazionale maggiore, guidata a Francia ’98. Ultima esperienza sulla panchina del Milan, come traghettatore alla fine della stagione 2000-01.
9) Cesare Prandelli 7 novembre 1993-21 marzo 2021
27 anni, 4 mesi, 14 giorni – Promosso dalle giovanili dell’Atalanta a tecnico della Prima Squadra nel novembre 1993 al posto dell’esonerato Guidolin, Prandelli ha attraversato con successo oltre due decenni di calcio italiano, con splendidi risultati a Verona, Parma e Firenze e anche un’esperienza in chiaroscuro alla guida della Nazionale. Ultima apparizione a Firenze, prima di dare le dimissioni per problemi personali.
8) Emiliano Mondonico 16 settembre 1984-4 marzo 2012
27 anni, 5 mesi, 17 giorni – Il “Mondo” è uno dei simboli del calcio di media e bassa classifica anni Ottanta e Novanta: memorabile la semifinale di Coppa delle Coppe con l’Atalanta e ancora di più la finale di Coppa UEFA del 1992 contro l’Ajax, a guida del Torino. Ultima esperienza al Novara, nel 2011-12.
7) Renzo Ulivieri 14 settembre 1980-2 marzo 2008
27 anni, 5 mesi, 17 giorni – “Renzaccio” ha debuttato in serie A nei primi anni Ottanta con il Perugia e dopo una lunga gavetta tra B e C è tornato in massima serie alla guida del Bologna: era lui il tecnico dei rossoblù nella celebre stagione bolognese di Roberto Baggio, 1997-98. Ultima esperienza alla Reggina nel 2007-08.
6) Luigi Ferrero 6 ottobre 1940-12 maggio 1968
27 anni, 7 mesi, 6 giorni – Dal Bari 1940 alla Fiorentina 1968, oltre 27 anni di onorevolissima serie A, con l’onore di vincere due scudetti con il Grande Torino nel 1946 e nel 1947.
5) Luigi Simoni 3 ottobre 1976-9 gennaio 2005
28 anni, 3 mesi, 6 giorni – Mago delle promozioni dalla serie B (sette: nessuno come lui), ebbe la grande occasione e il grande onore di allenare la prima Inter del Fenomeno Ronaldo: le vicende di quella stagione 1997-98 sono ancora oggetto di discussioni infinite. Grande galantuomo, portabandiera di un calcio di buonsenso e contropiede, vinse la Coppa UEFA nel 1998 ma fece ottime cose anche al Genoa e alla Cremonese.
4) Nereo Rocco 14 settembre 1947-22 maggio 1977
29 anni, 8 mesi, 8 giorni – Il Paròn non ha bisogno di molte presentazioni: primo allenatore italiano a vincere la Coppa dei Campioni (Milan 1963) e a rivincerla una seconda volta (Milan 1969), insomma padre della patria rossonera fino a meritarsi una statua a Milanello. La sua ultima stagione, molto travagliata, nel 1976-77: già molto anziano salvò il Diavolo da una clamorosa retrocessione in serie B e si congedò alzando l’ultimo trofeo, la Coppa Italia.
3) Claudio Ranieri 9 settembre 1990-22 maggio 2021
30 anni, 8 mesi, 13 giorni – L’uomo passato alla storia del calcio mondiale per il miracolo del Leicester ha una carriera solidissima e pluri-trentennale in serie A, a cominciare dalla splendida salvezza con il Cagliari nel 1990-91 per passare dalle buonissime stagioni con Fiorentina (una Coppa Italia), Parma e Roma, la squadra della sua città con cui sfiorò lo scudetto nel 2010. Ha vinto tutti e quattro i derby principali del nostro campionato: Roma, Milano, Torino e Genova.
2) Carlo Mazzone 6 ottobre 1974-14 maggio 2006
31 anni, 7 mesi, 8 giorni – Le corse sotto la curva, l’affetto di campioni come Totti e Baggio, la stima e la simpatia incondizionata di milioni di appassionati: Mazzone è stato un monumento della bassa classifica, senza mai lottare per lo scudetto ma centrando comunque salvezze che valevano tanto quanto, ad Ascoli, Lecce, Catanzaro… Altri fiori all’occhiello: il Cagliari in Coppa UEFA (1993), il Bologna in semifinale UEFA (1999). “Carletto” ha chiuso con un’esperienza sfortunata a Livorno, ottenendo comunque la salvezza.
1) Nils Liedholm 8 marzo 1964-1° giugno 1997
33 anni, 2 mesi, 24 giorni – Il “Barone”, la massima istituzione di almeno vent’anni di calcio italiano: scudetti storici al Milan (la Stella, nel 1979) e alla Roma (dopo 41 anni, nel 1983), decine di giocatori scoperti, inventati, valorizzati, un senso del gioco e della battuta a effetto senza eguali. Si trova in testa a questa classifica grazie agli ultimi mesi della stagione 1996-97, quando accettò di traghettare una Roma di piccolo cabotaggio dopo l’esonero di Carlos Bianchi.