L’allenatore dell’Everton, nonché ex allenatore di Milan e Napoli, Carlo Ancelotti, ha aderito ad una campagna del servizio sanitario nazionale, prestando il suo viso per sollecitare la donazione del plasma tra coloro che hanno avuto il Covid.
«È importante per la questione degli anticorpi», racconta alla Gazzetta dello Sport, da una Liverpool dove il Covid è risalito come nel resto dell’Inghilterra.
PREOCCUPAZIONE – «I numeri sono allarmanti. Con la variante inglese è aumentato l’indice della contagiosità e bisogna fare estrema attenzione. La gente purtroppo non sempre rispetta le regole. Ci sono persone che rifiutano ancora l’uso della mascherina dopo dieci mesi di Covid. Nel calcio, inteso come ambiente di lavoro, mi sento tutelato. Il protocollo è rigido, la Premier ha disposto supervisori in tutti i centri sportivi e le disposizioni vengono rispettate alla lettera. Fuori da qui dipende dalle responsabilità individuali e il nostro ambiente in questo momento non sta dando un bell’esempio. Organizzare feste e parteciparvi non è un segnale di maturità e di rispetto per il prossimo. Postare poi le foto mi lascia davvero senza parole».
VACCINI – «Io seguo le indicazioni dei medici e degli operatori sanitari. Chi ha inventato la penicillina e il vaccino antipoliomielite ha fatto il bene dell’umanità. So che esistono posizioni contrarie e negazioniste, teorie di complotti, ma ritengo che certe volte la risposta alle grandi questioni sia la più semplice: il Covid esiste e ha ucciso quasi due milioni di persone, con un totale di oltre 85 milioni di casi».
DOMANI MILAN-JUVENTUS – «Il Milan ha l’opportunità di allungare il passo, la Juventus quella di continuare la risalita. Il Milan ha dimostrato di non dipendere da Ibrahimovic, la Juventus ha dato segnali di consolidamento».
PIOLI – «Sta lavorando benissimo. Il Milan possiede un’idea chiara di gioco. L’assenza di Ibrahimovic è stato un esame ed è stato superato a pieni voti: il gruppo ha risposto sul campo e crede nel suo allenatore».
PIRLO – «Il suo non era un compito facile. Gli è stata affidata una squadra che ha vinto nove scudetti di fila e sta affrontando la ricostruzione. In questi casi occorre tempo. Nessuno possiede la bacchetta magica. Pirlo ha ottenuto risultati di prestigio. Ha vinto 3-0 a Barcellona e si è qualificato per gli ottavi di Champions, impresa che a altri non è riuscita».
CRISTIANO RONALDO – «Cristiano ha capito la situazione e ha tirato il gruppo. I leader veri si comportano così. Anche Ibrahimovic ha seguito questa strada: ha dato l’esempio, mettendosi a disposizione di Pioli».
SCUDETTO – «È una corsa a tre: Milan, Inter e Juventus. Il Napoli ha però le risorse per inserirsi nel discorso e la Roma mi pare solida».
INTER FUORI DALLE COPPE – «Il vero punto di forza dell’Inter, oltre alle qualità di calciatori come Lukaku, è l’allenatore: è abituato a lottare per i grandi obiettivi. Conte ha vinto i campionati in Italia e in Inghilterra».
CAMPIONATI COMBATTUTI – «Le big all’inizio hanno faticato dappertutto, ma cominciano a intravedersi i valori reali. In Inghilterra, ad esempio, la questione titolo riguarderà i due club di Manchester e il Liverpool».
OBIETTIVO EVERTON – «Tornare in Europa. In questo momento siamo in corsa per il quarto posto, con Leicester, Tottenham, Aston Villa e lo stesso Chelsea».
CHELSEA – «Hanno acquistato diversi giocatori in estate e anche in questo caso, come nella Juventus, serve pazienza, merce purtroppo rara nel calcio».
FA CUP – «La Coppa d’Inghilterra è il torneo calcistico più antico al mondo e vogliamo onorarlo nel miglior modo possibile. Vincere la FA Cup significa mettere in bacheca un trofeo prestigioso».
BREXIT – «In politica e nel calcio sono stati trovati gli accordi. Alla fine cambierà ben poco».