Ancora molti dubbi sul “caso Lazio” e l’inchiesta continua

by Redazione Cronache
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La Lazio sta vivendo un periodo particolare, dovuto alle diverse positività al Covid-19 accertate negli ultimi giorni ed al blitz delle forze dell’ordine, che ieri hanno fatto irruzione a Formello, campo di allenamento dei biancocelesti.

L’inchiesta della Procura

La procura di Avellino, secondo quanto riportato dall’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, ha sequestrato tutti i referti dei tamponi effettuati dai giocatori della Lazio e lo stesso è stato fatto nella sede del laboratorio Futura Diagnostica. In questo centro, infatti, erano presenti i tamponi negativi, al contrario dei positivi riscontrati da Synlab, centro utilizzato per conto della Uefa, e dal Campus Biomedico di Roma.

La scelta del club

I tre giocatori coinvolti, ossia Lucas Leiva, Ciro Immobile e Thomas Strakosha, in ogni caso, hanno salutato tutti e sono tornati a casa, dopo che sembrava potessero scendere in campo per il big match contro la Juventus. Insistere e rischiare non avrebbe avuto alcun senso, soprattutto alla luce dei differenti riscontri dei tamponi. Anche Simone Inzaghi, durante la conferenza stampa di ieri, aveva parlato di possibilità di far scendere in campo i tre, ma alla fine ha prevalso la positività appurata dal Campus Biomedico. Adesso, però, la Procura dello Stato e quella sportiva vogliono fare chiarezza in un caso pieno di dubbi e sospetti legati alla possibile positività di giocatori regolarmente scesi in campo nel match contro il Torino, seppur debolmente positivi. Nei prossimi giorni l’inchiesta andrà avanti, ma per fortuna oggi sarà solo il campo a parlare e la Lazio non vede l’ora di scendere sul rettangolo verde e mettersi alle spalle, almeno per 90 minuti, 48 ore da incubo.