Buti avvolge e protegge, coccola anche un po’. Se cresci in provincia, case basse basse e stradine, tutti conoscono tutti. «Quel ragazzino lì giocava al parchetto con i miei figli». Leitmotiv noto, vero, perché Kristjan Asllani, centrocampista del 2002, manifesto della generazione Z dell’Empoli, ha giocato la prima partita da titolare in Serie A senza sfigurare.
«Corre più di tutti»
Andreazzoli gli aveva fatto fare 8 spezzoni in campionato e due match dal 1’ in Coppa Italia, l’ultimo contro l’Inter. Assist e 6,5 in pagella. Contro il Bologna, domenica, gli ha messo in mano le chiavi del centrocampo e detto «vai, adesso tocca te». Samuele Ricci se n’è andato al Toro dopo sei mesi da titolare, quindi ora tocca a Kristjan, il ragazzo di Buti, provincia di Pisa, cresciuto a 12 chilometri da casa Ricci. Destino. Andreazzoli se la ride: «Ha le stimmate del calciatore importante. Non sbaglia una partita poi, dal Dall’Ara a San Siro. E corre più di tutti. Siamo felici di averlo con noi».
Monteboro calling
Mezzala destra dai piedi buoni, a volte anche regista. Fin qui ha giocato 9 partite in Serie A, tre in Coppa Italia e tre in Youth League, dove ha segnato anche tre gol. Due di questi alla Stella Rossa. L’8 febbraio l’Empoli giocherà i playoff contro il Borussia Dortmund. Kristjan è l’ennesimo gioiellino cresciuto a Monteboro, il fiore all’occhiello del presidente Fabrizio Corsi. L’iter è lo stesso: acquistare i migliori giovani toscani sotto i 12 anni e poi farli crescere in tranquillità, senza pressioni. «Quando siamo partiti mandavamo Montella e Di Natale a dormire dalle vedove della zone per farli accudire». Ora è tempo dei Ricci e degli Asllani, nato in Albania ma cresciuto in Italia. «A Buti mi conoscono tutti». A cinque anni era già un talentino della Bustese. «Guardavo tutte le partite in tv, il pallone mi stregò immediatamente». Il suo punto di riferimento è Hysaj, otto anni a Empoli prima di Napoli e Lazio: «Un leader. Vorrei essere come lui».
Grazie, Pratali
Se Kristjan gioca a Empoli lo deve a un altro ragazzo cresciuto nell’Empoli, Francesco Pratali, che oggi dirige la scuola calcio Monteserra di Buti. Altro colpo del destino. «Quando aveva 6 anni l’avevano notato diversi club, così mi chiese un consiglio. Gli dissi di andare all’Empoli». L’ex centrale l’ha raccontato al Tirreno tempo fa: «Asllani è cresciuto insieme ai miei figli, si è preso fin da subito delle responsabilità. Quando aveva 12 anni lo si vedeva passare in paese con il fratello Leonardo. Aveva 8 anni in meno». L’anno scorso ha vinto il campionato primavera con 7 gol e 3 assist in 22 partite. Insieme a lui c’erano Viti, 12 presenze in Serie A, e Cambiaso, oggi titolare a Genova. A gennaio 2021 Dionisi l’ha fatto debuttare in Coppa Italia contro il Napoli. Prima gara tra i pro’. Con l’addio di Ricci tocca a lui. Buti festeggia.