Al termine della gara tra Shakhtar Donetsk ed Atalanta, ha parlato un entusiasta Gian Piero Gasperini, autore, insieme ai suoi ragazzi, di una impresa sportiva.
PRESTAZIONE – «Nel primo tempo è stato difficile, combattuto. Abbiamo avuto delle ottime occasioni a inizio gara, qualcuna anche clamorosa. Poi hanno avuto anche loro ottime opportunità, loro hanno giocatori veloci, di qualità. Nella seconda frazione è stata combattuta, almeno fino al gol, poi è andata bene».
CHAMPIONS LEAGUE – «Al giro di boa ci credevamo perché c’era stato il pareggio. Dopo il secondo pari a Zagabria ci abbiamo pensato. Noi abbiamo pareggiato con il City, la squadra era cresciuta. Quel segnale del 3-3 a Zagabria è stato un segnale del destino, come il gol al 95′ all’andata. Lì era possibile e con due vittorie eravamo in Europa League. C’era l’opportunità di rimanere qui. Poi è stato molto importante il risultato del City».
SQUADRA – «Sono molto felice per i ragazzi, per il tipo di partita che hanno fatto. Noi volevamo stare in gara, sapevamo della difficoltà e della velocità. L’obbiettivo era rimanere in partita, sapevamo che se fossimo arrivati a mezz’ora dalla fine le nostre chance sarebbero cresciute tanto. C’è stata la lucidità.Sappiamo che quando arriviamo lì siamo pericolosi. Sono molto felice per i ragazzi, la squadra è cresciuta. Rispetto all’esordio c’è tutto in più»
ASSENZE – «Ha vinto il gruppo Atalanta, anche quella di Toloi è un’assenza importante. Praticamente ci mancava l’attacco, però c’è questa consapevolezza, una qualità di gioco a prescindere. Le interpretazioni individuali sono molto importanti. Hanno giocato Pasalic, Malinovskyi, Muriel, anche in campionato. Sotto questo aspetto siamo solidi».
IBANEZ – «Kjaer non è venuto per scelta tecnica, mia. È un giocatore molto forte, ma fa fatica a interpretare il nostro modo di giocare sotto l’aspetto dinamico. Ha altre caratteristiche, io volevo farlo giocare questa settimana, ma non sono stato convinto. Ho scelto Ibanez e Masiello: il brasiliano è giovane, ha qualità, ma il livello è alto. Avevo il desiderio che andasse a giocare, perché solo giocando può migliorare le sue qualità, buone. Qui fa un po’ fatica. Questa sera, nella necessità, a parte l’inizio da brivido».
PROSSIMO AVVERSARIO -«Quello che uscirà dall’urna. Ci sono otto teste di serie, ci sono la Juventus, il City non le possiamo incontrare. Le altre sei dove capiti capiti. Intanto siamo felici, speriamo di portare la nostra gente in un bel posto. In una bella città.Voi pensate che Lipsia o Valencia siano due squadre semplici».
GENNAIO – «È giusto che i ragazzi festeggino, poi domenica troveremo una squadra che vuole riscattarsi. Questa vittoria vogliamo che ci dia considerazione in campionato. Qualche episodio di troppo è stato a nostro sfavore. Avere un po’ più di attenzione in quel senso lì, perché noi ci siamo guadagnati sul campo la giusta credibilità. Quello che è successo in campionato è stato pesante».