Il tecnico dell’Atalanta Gian Piero Gasperini ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Bergamo TV, soffermandosi sullo stato di forma dei suoi ragazzi.
VOTO AL 2019 – «Voto è indubbiamente alto, poi c’è qualche rammarico su alcune cose. C’è sempre qualche momento di delusione, ma globalmente è stato un anno fantastico. Nel girone di ritorno la squadra sentiva il traguardo, siamo andati oltre ogni immaginazione. C’è anche qualche momento di delusione come la finale di Coppa Italia, allo stesso tempo è stato straordinario grazie al pubblico. Bisogna accettare un po’ tutto nella stagione. Do nove e mezzo proprio perché la perfezione non esiste».
RICONOSCIMENTO – «Devo dire che ho ricevuto tantissimi attestati di stima, tanti meriti che ho sempre cercato di condividere con tutto l’ambiente. Non può essere frutto soltanto di una persona. Il premio che più mi ha emozionato è stato quello della cittadinanza onoraria, va oltre ogni aspetto. È un legame più forte, è stata la cosa più bella».
2020 – «Quando c’è stato il sorteggio tutti pensavano al passaggio del turno, poi si è pensato meno positivo. La Champions è una manifestazione nettamente al di sopra delle altre, aver ottenuto la qualificazione è stato un gran traguardo. Abbiamo la possibilità di giocarcela con il Valencia, ma questo lo pensano anche loro. La Coppa Italia è un po’ strana, dovremo giocare a Firenze, probabilmente ancora in trasferta con l’Inter. Bisogna arrivare al momento giusto. Il campionato vede alcune squadre in ritardo, come Milan e Napoli: è nuovamente un torneo in cui dobbiamo essere bravi ad approfittarne, secondo me in alcuni casi non lo abbiamo fatto».
PARMA – «È una sorpresa insieme a Cagliari e Verona. Sarà difficile da battere, soprattutto in trasferta sta facendo bene. Ha Kulusevski che è esploso in modo esponenziale, sarà una partita difficile».
MERCATO – «Io posso anche non aspettarmi niente, in questi anni non è arrivato molto. Il mercato di gennaio è difficile, non ci sono giocatori di valore che si muovono, alcuni sono fermi da molto tempo. Non sono io che mi devo aspettare rinforzi. Ogni sessione è un’opportunità per l’Atalanta per migliorarsi. Io non ho una mentalità statica, le squadre si evolvono. Ho una visione diversa di quello che è il mercato. Io sto benissimo così come sto, anche l’Atalanta deve capire come ragionare. Abbiamo dimostrato con un rosa ridotta di poter affrontare tante gare in sequenza».
ATALANTA A VITA – «A me fa particolarmente piacere, ma il calcio è legato molto anche alla condivisione tecnica. La condivisione con le persone è totale. È importante mantenere certi livelli, giocare con delle idee condivise. Abbiamo un legame molto forte tra squadra, ambiente e società. Dobbiamo avere l’umiltà, ma anche l’ambizione di fare bene, che non è arroganza o presunzione».