Atalanta, Gasperini: «Stagione esaltante, sulla mia squalifica però…»

by Redazione Cronache
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Gian Piero Gasperini non si tira indietro, nonostante l’obiettivo Champions già acquisito. Il tecnico nerazzurro è intervenuto alla vigilia del match contro il Parma ai microfoni di atalanta.it: «Siamo un po’ padroni del nostro destino: vincendo entrambe le ultime due sfide possiamo arrivare secondi. Non è il traguardo più importante in assoluto, ma faremo di tutto per poterlo raggiungere».

OBIETTIVI – «Sì, stiamo pensando a quello che sarà lo scontro con il PSG. Il modo migliore per arrivarci è giocare in maniera concentrata in queste due gare».

LA SQUALIFICA – «Anche sulla squalifica avrei molte cose da dire, ma va bene così. Non è stato un episodio equo. Ora abbiamo Parma e Inter. Penso che con il Milan sia stata una buona partita, il risultato ci dà la possibilità di essere in corsa per il secondo posto».

IL PARMA – «È un’ottima squadra, ha valore e per un certo periodo è stata in corsa per l’Europa. Il campionato ha dei momenti di sali e scendi, dovuto anche a qualche assenza. I recuperi ti aiutano a fare buone gare, ma è difficile fare previsioni in questo senso. L’importante rimane l’interpretazione, stiamo giocando con una buona condizione che crescerà nelle prossime settimane».

ASPETTO MENTALE O FISICO – «È stato un periodo difficile per tutte le squadre, non è facile giocare in questo modo. È stato un impegno gravoso sotto tutti gli aspetti. Noi abbiamo sempre manifestato una buona tenuta, c’è stato un pizzico di fortuna che ci ha aiutato a non perdere giocatori – abbiamo perso solo Ilicic – e questo è stato sicuramente di buon auspicio per noi».

LA STAGIONE – «È stata una stagione esaltante fino a febbraio, con gli stadi pieni ovunque. Poi c’è stato questo virus che ha spaccato la vita di tutti, ci ha messo in una condizione di provare a ripartire per poter salvare il calcio. Senza pubblico non è la stessa cosa. Anche se poi le partite sono state vere. Nel calcio però si gioca in tanti modi, anche se questo scenario non si è mai verificato. Poi ci siamo adattati, ma è un calcio che non piace a nessuno. Speriamo che si ritorni al più presto con il pubblico. Tutte le società e i giocatori si sono sottoposti a situazioni non facili, lo hanno fatto tutti con grande disponibilità. Siamo all’ultima settimana, speriamo che alla ripartenza ci siano condizioni più normali. Il calcio così perde troppo».